Mondo del riciclo messo a dura prova dall’aumento dei costi energetici. A lanciare l’allarme, facendosi portavoce delle imprese iscritte, è il Consorzio nazionale del riciclaggio dei rifiuti in polietilene Polieco. “I problemi delle imprese consorziate si sono acuiti fino ad innalzare fortemente il rischio di chiusure che finirebbero per compromettere ulteriormente il settore”, afferma la direttrice del Consorzio Claudia Salvestrini, raccogliendo le preoccupazioni delle aziende che operano nella filiera del trattamento e del riciclo dei rifiuti.
“Si tratta, nella maggioranza dei casi, di aziende energivore che già sostenevano costi altissimi per garantire lo svolgimento dei propri processi, ma che oggi sono messe in ginocchio dall’inflazione dei prezzi – spiega la direttrice – per le imprese è diventato praticamente impossibile garantire la sostenibilità della produzione”. All’aumento dei costi energetici da sostenere in azienda c’è da aggiungere anche quello dei trasporti e dell’approvvigionamento delle materie che costituisce un altro grave problema.
“Si tratta di difficoltà che si inseriscono in un periodo storico complesso se si tiene presente che già la pandemia ha suscitato una profonda crisi produttiva, economica e sociale“, sottolinea Salvestrini, esprimendo il timore che la situazione attuale possa ripercuotersi negativamente sulla carenza già molto grave di impianti di riciclo.
“Già abbiamo pochi impianti in Italia e questo per l’assenza di politiche industriali lungimiranti e per la scarsa incentivazione del settore, ma con i rincari energetici- osserva la direttrice del Polieco – si rischia davvero di aggravare la situazione”. Ad essere danneggiata non sarebbe solo l’economia, ma anche la situazione ambientale, visto che potrebbe aumentare il rischio di alimentare i traffici illeciti dei rifiuti, fenomeno con il quale non si smette di fare i conti, e quello di nuove modalità di tombamento.
“In rappresentanza delle nostre aziende consorziate – lancia l’appello il presidente del Polieco Enrico Bobbio – chiediamo che si attuino politiche di accelerazione per una risoluzione immediata e concreta del problema, senza esitazioni o decisioni provvisorie con continui rinvii al futuro che alimentano incertezze devastanti per il mondo delle imprese”.
Il Polieco chiede che “si lavori subito per la semplificazione degli iter autorizzativi e per incentivi economici in grado di favorire il ricorso all’energia pulita, nonché per agevolazioni fiscali che possano permettere alle imprese di far fronte all’emergenza”.