A partire dalle prossime settimane molte persone torneranno a lavorare in presenza. Potrebbe essere una buona occasione per ripensare al modo in cui ci spostiamo, così da far bene a noi e all’ambiente.
È evidente che la circolazione di troppe auto generi inquinamento, e la prova più chiara ce l’ha data proprio la pandemia. Durante la forte riduzione della circolazione nei mesi di lockdown infatti la qualità dell’aria è migliorata sensibilmente: a livello globale, le emissioni del 2020 sono diminuite del 7% rispetto a quelle del 2019.
L’annosa questione: come spostarci dal punto A al punto B? Le auto sono comode, veloci. Inquinano, creano ingorghi, costano… Quando possibile, biciclette, monopattini e scooter elettrici sono una buona alternativa per i piccoli spostamenti.
Se non possiamo fare a meno della macchina esiste una soluzione un po’ più green dell’auto privata: car pooling e car sharing. I due termini non sono sinonimi: nel caso del car pooling, un privato condivide la propria auto con altri viaggiatori mentre il car sharing non implica il possesso dell’auto e si basa sul noleggio a breve termine del veicolo. I vantaggi in entrambi i casi sono molti: la riduzione delle emissioni di CO2, l’ottimizzazione delle risorse e delle infrastrutture, il risparmio economico pro-capite (benzina, manutenzione, pedaggi, parcheggio).
In Italia la pratica nasce agli inizi degli anni 2000 come esperimento. È subito un successo: nel 2001 viene fondato Italian Car Sharing (ICS), una convenzione di Comuni ed Enti locali finanziati dal Ministero dell’Ambiente. Negli anni le iniziative pubbliche e private si moltiplicano e il settore cresce molto. Se guardiamo i dati del car pooling aziendale, raccolti dall’osservatoriosharingmobility, nel 2019 gli iscritti superano quota 350.000, una crescita del 25% rispetto all’anno precedente. Le distanze coperte variano tra poche decine di km e distanze più lunghe. La metà del campione percorre tra i 15-50 km ogni giorno in car pooling.
È facile intuire come la pandemia abbia inferto un duro colpo al settore, che si è contratto del 50% nel primo semestre 2021. Sarà un compito importante farlo ripartire e renderlo sicuro, affidabile e davvero preferibile all’auto privata. E così, chi eroga il servizio pensa ad un’applicazione di car pooling “tutto incluso” che permetta la prenotazione del viaggio, l’invio di denaro e l’implementazione del Green Pass per rendere davvero semplice e sicura la procedura. Esistono molti servizi e piattaforme che consentono di registrare la nostra vettura per l’affitto, o di trovare qualche car pooler disposto a darci un passaggio: cerchiamo ciò che fa per noi. Nel frattempo, perché non proviamo ad istituire un servizio di carpooling fai da te tra colleghi e colleghe di lavoro?
Come fare
- Scegliendo il noleggio, possiamo spostarci in tanti modi a seconda delle esigenze: bici, monopattino, scooter, auto.
- Utilizziamo car sharing e car pooling: otterremo meno emissioni, meno spese, ottimizzazione delle risorse.
- Troviamo il servizio che fa per noi tra i molti esistenti online, oppure creiamo il nostro car pooling con i colleghi di ufficio.