Presto sarà il turno anche dei mercati europei, dove il pedaggio autostradale è d’altronde molto diffuso pur con importanti eccezioni come la Germania, il Benelux e altri paesi, specialmente dell’Est, dove invece si usa il sistema della “vignetta”, cioè un pagamento forfettario. Per ora Google sta lanciando su Maps la nuova opzione per gli Stati Uniti – dove la maggior parte delle autostrade sono in realtà gratuite – l’Indonesia, l’India con la mostruosa rete da 151mila chilometri e il Giappone, dove invece il pedaggio si paga ovunque nel network da 7mila chilometri. Se oggi indica già quando l’itinerario proposto prevede il pagamento di un pedaggio, a breve quel costo sarà quantificato. Per rendere più semplice, e senza sorprese, qualsiasi “road trip” si abbia in programma (o anche un banale trasferimento).

Annunciato in aprile, l’aggiornamento è arrivato ora su Maps e consente di abilitare o meno la visualizzazione del costo preciso dei pedaggi attesi da un determinato percorso attraverso le impostazioni di navigazione. Le stime delle tariffe stradali a pedaggio si basano su “informazioni affidabili fornite dalle autorità locali” che gestiscono le reti autostradali e terranno conto del giorno della settimana e dell’ora del giorno in cui l’utente percorrerà un certo itinerario. Anche se nella maggior parte dei casi, per esempio in Italia, le principali differenze di prezzo sono legate al tipo di veicolo e non al momento della giornata.

Secondo Big G l’esordio della nuova funzionalità che darà una mano a molti viaggiatori è già massiccio: coprirà “quasi 2mila strade a pedaggio negli Stati Uniti, in India, in Giappone e in Indonesia”, con altri paesi in arrivo fra i quali non potranno mancare alcuni europei. Google ha anche aggiunto che Maps “avrà la possibilità all’interno delle impostazioni di mostrare i prezzi dei pedaggi con o senza un abbonamento”, poiché a volte in alcuni paesi pagare con un’opzione automatizzata (è il caso di E-Z Pass in 19 stati Usa) è più economico che pagare in contanti.

Niente paura: consentire a Google Maps di suggerirci percorsi a pagamento, e visualizzare l’importo che dovremo pagare, non esclude ovviamente la possibilità di proporci comunque gli itinerari più veloci che invece non includano tratti a pagamento. Esattamente com’è avvenuto fino a oggi.