Un weekend o una breve vacanza per scoprire gli angoli più suggestivi dell’entroterra romagnolo e sostenere la ripresa economica di un territorio pesantemente colpito dall’alluvione. Il nostro breve viaggio tra i borghi e le rocche di questo angolo di terra romagnola parte da Bertinoro, conosciuto come “ il balcone di Romagna”. Il paese, situato a metà strada tra Forlì e Cesena e dominato dall’imponente Rocca, regala al visitatore panorami che spaziano sull’intera pianura romagnola, fino al mare Adriatico. Dopo aver posteggiato l’auto nei pressi dell’imponente fortificazione, edificata a partire dal X secolo, più volte ampliata e abitata per brevi periodi da ospiti illustri come l’imperatore Federico Barbarossa a Dante Alighieri, si entra nel cortile interno della rocca per visitare l’interessante Museo Interreligioso, unico in Italia, dedicato alle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam.
Una piacevole passeggiata in discesa porta nel cuore del borgo medievale, dove ammirare la cattedrale costruita agli inizi del Seicento in stile bramantesco, l’elegante Palazzo Ordelaffi ( sede del municipio), l’antica torre dell’orologio, la campana dell’Albana ( che suona per dare il via alla vendemmia), l’originale colonna dell’ospitalità (conosciuta come colonna degli anelli e simbolo del desiderio dei nobili locali di accogliere pellegrini e viaggiatori, portatori di notizie dal mondo) e il quartiere La Giudecca. Per i più sportivi ci sono sentieri e stradine di campagna che permettono di raggiungere a piedi o in bicicletta antiche pievi ( come quella di Polenta), aree naturali e punti panoramici.
La seconda tappa del nostro viaggio in Terra di Romagna è Meldola, all’inizio della valle del Bidente. Anche in questo caso il borgo è dominato da un’imponente Rocca, una delle più grandi della Romagna, edificata dagli Arcivescovi di Ravenna per controllare la via di comunicazione strategica sul cammino da Roma alla Toscana e alla costa Adriatica. La fortificazione è purtroppo ancora in fase di recupero ed è quindi visitabile in occasioni particolari. Il cuore della cittadina, che anticamente era un importante centro di produzione e lavorazione del baco da seta (con un museo in fase di ristrutturazione), è l’elegante piazza Orsini sulla quale si affacciano il Loggiato Aldobrandini, l’elegante Palazzo Comunale con la torre e il Palazzo Doria Pamphili. Da vedere anche il delizioso Teatro Dragoni, uno dei teatri storici più belli della Romagna, le cui origini risalgono a oltre tre secoli fa; il Foro Annonario e l’antica chiesa dell’ospedale, che oggi ospita mostre temporanee. Sulla strada per Castrocaro Terme si incontra l’antica città-fortezza di Eliopoli, oggi chiamata Terra del Sole. Sorta nel Rinascimento per volontà di Cosimo I De’ Medici, al confine tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana, il borgo racchiuso all’interno di una cinta muraria alta 13 metri e lunga 3 chilometri è un piccolo gioiello ancora poco conosciuto.
La visita può iniziare dall’ampia piazza d’Armi, sulla quale si affacciano il Palazzo Pretorio, dall’elegante loggiato, e la Pieve di Santa Reparata, di origine bizantina. Ai due estremi della città fortezza si ammirano il castello del Capitano delle Artiglierie e il castello del Governatore, oggi sede del Museo dell’Uomo e dell’Ambiente, dedicato alla vita dei contadini della zona, dove si visitano anche le antiche e tenebrose prigioni situate nei sotterranei. Pochi chilometri ancora e si arriva a Castrocaro Terme, borgo sul quale sventola la Bandiera Arancione, il marchio con cui il Touring Club Italiano certifica i comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Nella parte bassa del centro abitato le terme con il Padiglione delle Feste, inaugurato nel 1938 in puro stile Art Déco, e il Grand Hotel delle Terme del Piacentini, esempio di architettura razionalista che ha conservato immutato il fascino e l’eleganza degli Anni Venti e Trenta. In alto la possente fortezza dove dormì l’imperatore Federico Barbarossa, uno dei più antichi castelli italiani, risalente alla fine del IX secolo. Posta su uno sperone roccioso che domina il paese, ospita il Museo storico e archeologico della città con gli spettacolari Arsenali Medicei.
Chi ama le passeggiate può raggiungere la Rupe dei Cozzi, dove ammirare affioramenti di fossili di conchiglie marine. L’ultima tappa del nostro viaggio è Forlimpopoli conosciuta come la Città Artusiana per aver dato i natali al famoso letterato e gastronomo Pellegrino Artusi. (Forlimpopoli 1820-Firenze 1911). Alla sua attività si richiama Casa Artusi che, all’interno del complesso monumentale della Chiesa dei Servi, ospita una scuola di cucina, una biblioteca, un ristorante e una bottega, oltre a numerose attività legate all’enogastronomia. Dal 24 giugno al 2 luglio la cittadina ospiterà, anche e soprattutto quest’anno, la Festa Artusiana dedicata alla cultura a tavola. Poco lontano la Rocca trecentesca, che a differenza di quelle viste fino ad ora, sorge in pianura, lungo la via Emilia. Oggi è sede comunale e ospita anche lo storico cineteatro Verdi, dove nel 1851 fece irruzione il Passatore, il più famoso fra i briganti romagnoli, e il Museo Archeologico “Tobia Aldini”, con reperti dal Paleolitico fino all’età rinascimentale.