Sarà attiva dal prossimo 1° gennaio la Fondazione del Trenino Verde, prevista dal Collegato alla finanziaria approvato dal Consiglio regionale il 13 settembre scorso. “Stiamo attivando proprio in queste ore tutte le procedure per adottare lo Statuto”, ha annunciato l’assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, in un incontro stamane a Cagliari coi sindaci della rete del Trenino Verde, “e compiere gli atti amministrativi che consentiranno finalmente al Trenino Verde di avere una gestione partecipata dai territori e con l’operatività dell’Arst dedicata al servizio di trasporto”.

Lavori per 75 milioni

“Ricordo i 62 milioni di lavori in appalto e 13 già affidati e quasi conclusi di manutenzioni ordinarie”, ha aggiunto Moro. “E’ una rete complessa, la più grande rete storica d’Europa e rappresenta uno straordinario patrimonio da valorizzare. Per quanto riguarda il materiale rotabile, l’ingresso dei nuovi treni Stadler sul trasporto pubblico locale gestito dall’Arst ci consentirà di mandare in revamping delle carrozze fino a oggi utilizzate nei collegamenti del trasporto pubblico e di avere così a disposizione mezzi e strumenti per far crescere e sviluppare quel potenziale in chiave turistica che il Trenino verde rappresenta”.

La Fondazione “Trenino verde storico della Sardegna” avrà il compito di “tutelare, recuperare, valorizzare e promuovere – a scopo turistico, culturale e di promozione delle zone interne – la rete infrastrutturale ferroviaria turistica e i relativi rotabili storici, attraverso la realizzazione di un sistema di gestione efficiente e partecipato, condiviso dagli Enti locali”.

437 km in 4 linee, la rete storica più lunga d’Europa

Le linee del Trenino verde sono quattro, per un totale di 437 chilometri: Mandas-Arbatax (158 km), Isili-Sorgono (82 km), Macomer-Bosa (48 km) e Sassari-Tempio-Palau (149 km). Una linea ferroviaria turistica a scartamento ridotto, che è la più lunga d’Europa e si estende per 437 chilometri, gestiti dall’Arst, l’azienda regionale di trasporto pubblico.

L’Arst e’ stata autorizzata a costituire la fondazione con il coinvolgimento degli enti locali. Il nuovo ente avrà sede a Sassari, potrà istituire e sopprimere uffici, sedi di rappresentanza e altre strutture organizzative in Italia e all’estero. I suoi organi saranno presidente, giunta esecutiva, assemblea di partecipazione e revisore dei conti. Le linee guida dello statuto, il patrimonio della fondazione e la sua destinazione, in caso di scioglimento, e le modalità operative della fondazione saranno definite dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale dei Trasporti.