Torna oggi lo sciopero globale per il clima. In Italia come in tutto il mondo si preparano nuovamente le piazze ecologiste per “protestare contro gli interessi che ostacolano la giustizia climatica e sociale inasprendo o generando instabilità e conflitti”. Quest’anno Fridays For Future scenderà in piazza insieme ai movimenti palestinesi per chiedere anche un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza. “Gli interessi delle lobby fossili continuano a finanziare gli Stati responsabili di guerre, colonialismo e genocidi”, spiega Martina Comparelli, attivista di Fridays For Future Milano. Gli attivisti e le attiviste chiedono quindi “un intervento pubblico massiccio per realizzare la transizione ecologica, creare lavori per il clima e cambiare l’economia, anche in vista prossimo G7 in Puglia, a giugno”.
Contemporaneamente, è stato annunciato uno sciopero promosso dal sindacato Sisa (Sindacato indipendente Scuola e Ambiente), per tutto il personale docente, dirigente e ATA, sia di ruolo che precario, sia in Italia che all’estero, per sottolineare, nel settore dell’istruzione, l’urgenza di affrontare le sfide attuali legate alla giustizia climatica e sociale anche nel contesto educativo.
Da Torino a Catania, da Brescia a Napoli il movimento climatico chiama così a raccolta tutte le realtà che lottano “per la costruzione di un futuro condiviso e più equo per tutti”. “Abbiamo bisogno di riprenderci il futuro. Di agire per il benessere collettivo, fermando i progetti fossili confermati con il Piano Mattei come il raddoppio del gasdotto Tap, realizzando qui come altrove una transizione a pianificazione democratica” aggiunge Comparelli.
Di transizione e Piano Mattei si parlerà anche al prossimo G7 in Puglia, a giugno, ma secondo gli attivisti ambientalisti “gli già insufficienti impegni presi nell’edizione precedente non vedono ancora un riscontro nelle politiche italiane”, come spiega Michele Ghidini, di Fridays For Future Brescia: “Serve una spinta decisa verso l’uscita dal fossile: se vogliamo davvero rimanere i +1.5°C dobbiamo seguire le indicazioni che la scienza ci ha dato già da tempo. L’ultimo rapporto dell’Ipcc è chiaro: la transizione deve essere accelerata accompagnandola con misure di riduzione delle disuguaglianze come la cancellazione del debito.”
Le date di mobilitazione sono annunciate in collaborazione con altre realtà sociali, sindacali e transfemministe, tra le quali il collettivo di fabbrica GKN e Giovani Palestinesi Milano. Come dice Alessandra Pierantoni, attivista di FFF Forlì: “Vogliamo mostrare che un’alternativa è non solo possibile, ma desiderabile. Abbiamo bisogno di un intervento pubblico ora che operi ora e massicciamente per assicurare una transizione equa partendo dai bisogni di base, che coinvolga anche il mondo del lavoro, in modo da creare nuovi posti in tutti i settori necessari e adottare politiche di inclusione economica e sociale. Nessuno/a deve essere lasciato indietro.”
Roma: bandiere palestinesi alla Sapienza
Al grido di “Free free Palestine” e con l’accensione di un fumogeno rosso è partito da piazzale Aldo Moro, davanti all’ingresso della Sapienza, il corteo dei collettivi – liceali e universitari – e delle organizzazioni studentesche che arriverà a piazza della Repubblica per unirsi alla manifestazione di FFF. “End Fossil End war. Free Palestine”, è scritto sullo striscione in testa. I ragazzi, circa 300, sventolano bandiere della Palestina e dei collettivi. Gi studenti hanno deciso di partire dall’ingresso della città universitaria “dopo i fatti dei giorni scorsi e per mostrare l’unità e la convergenza delle lotte studentesche e cittadine, per la Palestina, la giustizia sociale e quella climatica”, sottolinea Gaia. Intanto, davanti al rettorato dell’ateneo, Francesca e Leonardo di Cambiare Rotta sono ancora incatenati e in sciopero della fame.
“Oggi come giovani e studenti – spiega Tess Kucich, coordinatore della Rete della Conoscenza – siamo scesi nelle piazze di tutta Italia in occasione dello sciopero globale per il clima lanciato da Fridays For Future. Ci mobilitiamo da anni al fianco del movimento FFF per rivendicare il diritto al futuro e pensiamo sia fondamentale continuare a farlo, viste le manifestazioni di crisi climatica che continuano a colpirci.” “Siamo qui per ribadire il valore fondamentale dei saperi e della cultura nella lotta al cambiamento climatico – continua a Virginia Mancarella, coordinatrice di Link-Coordinamento Universitario – perché sono le scuole e le università che possono fornire gli strumenti per una società capace di tutelare il proprio ecosistema”.
“Rivendichiamo – conclude Bianca Chiesa, coordinatrice dell’Unione degli studenti – l’introduzione sistemica dell’educazione ambientale, investimenti sull’edilizia per l’efficientamento energetico, la costruzione di comunità energetiche e l’eliminazione di tutti gli accordi con aziende inquinanti e belliche da parte delle scuole e delle università. Vogliamo vedere il nostro futuro garantito e non venduto alle logiche del profitto! Continueremo a farci sentire nei prossimi mesi finché i governi non attueranno politiche realmente capaci di contrastare il cambiamento climatico”.
Napoli: “Palestina libera”
Sosta davanti alla sede di Fratelli D’Italia in Corso Umberto I, a Napoli, per il corteo anti G7 promosso in occasione dello sciopero globale per il clima di FFF. Il portone d’ingresso era messo in sicurezza dalle forze dell’ordine. Gli attivisti hanno intonato diversi cori contro la presidente del consiglio Giorgia Meloni prima di proseguire il corteo al grido di “Palestina libera”.
Milano: 200 in piazza. Patatine e missili davanti contro Kfc e McDonald’s
È partito da largo Cairoli a Milano il corteo studentesco di Fridays for Future “per la giustizia climatica”. Nella giornata dello sciopero globale per il clima, circa 200 ragazzi milanesi sono scesi in strada diretti verso piazza XXIV Maggio. In apertura del corteo, uno striscione con scritto “Free Palestine = climate justice”. Arrivati davanti alla sede Enel in via Carducci, gli attivisti hanno messo in scena fatto un flash mob, accendendo alcuni fumogeni ed esponendo un altro striscione con scritto “Boicotta Enel = climate justice”.
Alcuni manifestanti hanno occupato il Kfc di corso di Porta Ticinese. Un centinaio di giovani sono entrati nel locale ed hanno esposto uno striscione con la scritta ”Free Palestine – Climate justice”. Nel ristorante anche agenti di polizia in borghese mentre al megafono vengono spiegate le motivazioni del boicottaggio. Fuori dal locale è stato piantato un piccolo ulivo. Davanti al Mc Donald’s posto di fronte è stato messo un grosso contenitore simile a quello delle patate fritte con dentro due missili.
Genova: “Libertà di manifestare, senza essere manganellati”
È partito da piazza De Ferrari, a Genova, il corteo degli attivisti di Fridays for Future, in occasione dello sciopero globale per il clima. In piazza oltre 200 persone, guidate dallo striscione: “Riprendiamoci il futuro”. La maggior parte, studenti, tra i quali molti dei licei genovesi occupati in questi giorni, ma al loro fianco anche Legambiente, sindacati, collettivi universitari come Cambiare Rotta, Osa Genova. Il serpentone di manifestanti, con musica e striscioni, si dirigerà verso il porto antico, dove si darà vita ad un flash mob per mostrare le conseguenze se non si intervenisse in difesa del pianeta. Tra le prime a prendere posto in piazza de Ferrari l’attivista di Fridays for Future Alice Maya Corso, classe 2002, insieme alla nonna Franca Marina Fenoglio, classe 1936: “Una battaglia che ci accomuna tutti, esponenti di ogni generazione – ha dichiarato – siamo in piazza per il clima, per la terra, per i mari e per gli animali. Difendere queste cose dovrebbe essere un diritto prioritario di tutti. Pensiamo a quanto è inquinante il turismo di massa, o i lavori in porto”.
“Sono battaglie – aggiunge la signora Fenoglio – che non hanno età”. Tra le ragioni della mobilitazione, anche la richiesta di cessare il fuoco a Gaza, di promuovere la pace, di portare avanti la giustizia sociale, ponendo fine allo sfruttamento e all’insicurezza sui luoghi di lavoro e per difendere il diritto al dissenso, ovvero “libertà di manifestare, senza essere manganellati”, dicono i partecipanti.
Firenze: studenti con Gkn
A Firenze decine di giovani ambientalisti si sono riuniti in presidio davanti la sede del Consiglio regionale della Toscana insieme ai collettivi studenteschi e agli operai dell’ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), per chiedere interventi urgenti per contrastare il cambiamento climatico. Gli ambientalisti hanno posizionato davanti all’ingresso del palazzo un grande striscione con scritto ‘Dalle fabbriche alle scuole convergenza climatica’. Edoardo Falchini, attivista di Fridays for future di Firenze ha spiegato che la manifestazione è stata promossa per “ricordare l’urgenza della crisi climatica e quanto poco tempo abbiamo per agire. Alla politica chiediamo l’intervento pubblico sull’industria dell’energia rinnovabile e della mobilità sostenibile, oltre a questo chiediamo una mobilità più sicura all’interno della città di Firenze, infatti sosteniamo la campagna ”Firenze 30” che farebbe di Firenze una città più sostenibile per pedoni e ciclisti”. Alessandro Tapinassi, operaio Gkn, ha detto che il Collettivo di fabbrica ha aderito “in convergenza con le altre forze ambientaliste anche per parlare della nostra proposta per la reindustrializzazione perché non possiamo essere lasciati soli in questo modo. Noi cerchiamo di fare una reindustrializzazione ma è davvero difficile perché ci stanno perfino sabotando”.
Presenti al presidio anche Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune: “Abbiamo sostenuto fin dal primo momento tutte le mobilitazioni ambientaliste in particolare quelle delle nuove generazione su cui spesso la politica parla ma non ascolta – ha detto Palagi -. Troppo spesso sui cambiamenti climatici si dice che è questione di comportamenti individuali invece è un tema di sistema, di modello di sviluppo su cui si deve intervenire perché non c’è più tempo”.
Torino: “Clima pace lavoro”
“Clima pace lavoro”: dietro a questo striscione sono partiti in corteo circa un migliaio attivisti ambientalisti, che hanno aderito alla manifestazione dei Fridays For Future, a Torino. Si sono ritrovati davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova per “protestare contro gli interessi che ostacolano la giustizia climatica e sociale inasprendo o generando instabilità e conflitti”, come hanno spiegato. Insieme ai giovani ambientalisti ci sono anche sindacati, collettivi studenteschi, dei centri sociali e pro Palestina.
“I Fridays For Future – dicono – scendono in piazza insieme ai movimenti palestinesi per chiedere l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza visto che le lobby fossili continuano a finanziare chi è responsabile di guerre, colonialismo e genocidi”. “Voi siete sette noi 99%. Contro il G7 clima, ambiente, energia. Manifestazione popolare il 28 aprile a Venaria” e ancora “Una solo lotta”, si legge su due striscioni. Il corteo arriverà davanti al Grattacielo Piemonte, sede della Regione.
19 e 20 aprile, cortei e iniziative:
- Bari: evento “Riprendiamoci il futuro!” @Giardino Mimmo Bucci (tutto il giorno 9:30-21:30)
- Bergamo: 19 merenda sociale a tema ecologia con studentx (13.30 parco Suardi)
- Bologna: corteo il 19 alle 16 da parco don Bosco a piazza maggiore
- Brescia: corteo il 19 aprile, Piazzale Arnaldo ore 9
- Cagliari: corteo satirico organizzato insiema a Ultima Generazione Sardinnia il 19 aprile con concentramento in via Roma (Palazzo del Consiglio Regionale) dalle h 16.30
- Camagna Monferrato: ore 12 Belvedere Pio La Torre
- Catania: corteo il 19 Aprile da Piazza Roma ore 9:30
- Chieri: ore 8 davanti al Monti
- Cuneo, piazza Europa ore 10
- Firenze: ore 9:30 presidio sotto il consiglio della regione Toscana via Cavour 2, ore 17:30 critical mass da piazza della santissima Annunziata
- Genova: Piazza De Ferrari ore 10 corteo fino al parco giochi del Porto Antico
- Gorizia: Piazza della Borsa ore 9
- Imperia: (GL Ventimiglia), manifestazione il 19 aprile, Largo Ghiglia ore 16
- Massa: ore 17, Parco degli Ulivi – sciopero globale e protesta contro cementificazione del parco
- Milano, corteo da Cairoli alle 09.30 il 19 Aprile. 20 Aprile corteo nazionale, ore 15 Palestro M1
- Modena – presidio in Piazza Matteotti 17:00
- Napoli: piazza Garibaldi ore 9:30
- Padova: ore 16:30 critical mass da parco Prandina, ore 18 corteo da palazzo Moroni
- Palermo: Politeama ore 9
- Pavia: corteo in bicicletta domenica 21 aprile alle 15.30 da Piazza della Vittoria verso le elezioni comunali. Il 19 aprile eventi nelle scuole
- Pesaro: corteo con i rappresentanti d’istituto di due scuole ora e luogo da definire
- Pisa: Piazza vittorio emanuele 14.30
- Roma: corteo da piazza della Repubblica ore 9:30
- Torino: corteo da Porta Nuova ore 9.30
- Trieste: corteo da Piazza della Borsa alle 9
- Venezia: 20 aprile
- Vercelli: ore 10 parco J.F. Kennedy (presidio)
- Vicenza, duomo di Schio, ore 17:30