Concimare giardino e piante in vaso con il compost domestico. Un vantaggio per l’ambiente, perché si riducono i rifiuti, ma anche per le tasche dato che per chi usa il compost prodotto con i rifiuti organici è previsto uno sconto sulla Tari, la tassa sui rifiuti. Le domande per ottenere la riduzione per chi decide di utilizzare questa opportunità vanno presentate ogni anno, con scadenza al 30 giugno. I modelli sono disponibili sul sito del proprio comune.
Il compost per ridurre i rifiuti
Il bonus riconosciuto a chi produce il compost punta a incentivare la riduzione dei rifiuti. I rifiuti domestici biodegradabili, costituiti da scarti di cucina, scarti da orto e giardino, sono infatti circa il 35% del rifiuto urbano totale. Sottrarre parte di questi quantitativi alla gestione del servizio pubblico consente un risparmio notevole in termini di risorse a livello locale, oltre ad essere un vantaggio per l’ambiente riducendo la quota di rifiuti da trattare. Per questo la gran parte dei Comuni ha deciso di incentivare offrire l’opportunità di avere una riduzione della Tari per i contribuenti che decidono di produrre concime domestico per le proprie aree verdi, terrazzi compresi.
Cosa serve per il fertilizzante fai da te
Il compost è il prodotto finale del processo di trasformazione biologica delle sostanze organiche che dà vita a un fertilizzante naturale molto simile all’humus, utilizzabile per concimare i terreni o i vasi.
Per ottenere un corretto processo di compostaggio occorre una buona miscelazione tra scarti di cucina e resti vegetali (per garantire il necessario apporto di ossigeno all’interno della massa di rifiuto), e un giusto contenuto d’umidità, che deve essere tale da evitare lo sviluppo dei cattivi odori e favorire l’attività dei microrganismi). Il tempo di formazione del compost varia a seconda della miscela di scarti utilizzati, considerando comunque che più gli scarti da inserire nella compostiera sono piccoli e sminuzzati, migliore sarà il compost e più veloce risulterà la sua preparazione.
In particolare in genere viene consigliato di inserire nella compostiera: foglie, fiori e rametti, gusci di uova, pane raffermo, bucce e residui di frutta (ma non i noccioli interi); verdure crude e scarti della pulitura, fondi di caffè, the e camomilla (senza involucri né capsule in plastica o alluminio), cenere del camino e segatura di legno.
Le regole a livello comunale
Per quanto riguarda il dettaglio dei rifiuti utilizzabili occorre comunque seguire le regole del proprio Comune. Alcuni enti, ad esempio, consentono di inserire nella compostiera anche scarti di carne e pesce, e altri no. In alcuni casi il compostaggio può essere effettuato utilizzando composter realizzati in proprio, come pure cumuli o concimaie nel caso di terreni. Può anche essere richiesta una dimensione minima del terreno, o previsto un massimo di scarti da conferire, parametrato al numero dei componenti della famiglia, o la scelta della struttura di compostaggio effettuata in relazione alle caratteristiche qualitative e quantitative del materiale da trattare. In generale, comunque, al momento della presentazione della domanda viene richiesta la documentazione d’acquisto o fotografica della struttura di compostaggio.
Quanto vale lo sconto sulla Tari
Per ottenere la riduzione della Tari occorre compilare una domanda ad hoc. La percentuale di sconto riconosciuta per chi decide di produrre e usare il compost parte da un minimo del 10% e può arrivare fino al massimo del 30%. Lo sconto è calcolato sulla quota variabile della tariffa, ossia sulla parte determinata dal Comune in base al numero di persone che occupano l’immobile.