L’idea è tanto semplice quanto frizzante: la natura in aiuto di se stessa. Un obiettivo realizzabile ricorrendo ai batteri che si trovano nel terreno, facendo così a meno di fertilizzanti e garantendo la qualità delle colture senza degradare il suolo.
Un’alternativa ecologica spinta da un’esigenza economica e da una etica; non è affatto un caso che la sperimentazione stia avvenendo nelle coltivazioni di fragole in Andalusia.