Non un Festival. Ma una festa. Quella a cui avremmo voluto essere invitati. Un posto dove incontrare le persone che stanno provando a salvare il mondo dalla crisi climatica. Una piazza dove capire come cambieranno le nostre vite e dove ascoltare il confronto fra opinioni diverse. Infine un palco per cantare e ballare perché il 5 giugno è la Giornata mondiale dell’Ambiente ed è per questo motivo che saremo tutti a Milano, al Teatro Parenti.
Quel giorno a Milano sarà festa grande anche perché aprirà i battenti uno degli eventi più importanti per la città: il Salone del Mobile, che è l’appuntamento più atteso dai designer di tutto il mondo. È una felice coincidenza che non può non dire qualcosa a chi sa ascoltare. Provo a dirlo con una frase: non è di una nuova sedia che abbiamo bisogno, ma di una sedia nuova. Ovvero di una “sedia” ripensata in un’ottica di sostenibilità e di economia circolare, a partire dai materiali.
Sta cambiando tutto, lo vediamo: ma nella direzione giusta? Oggi prima di scrivervi ho incontrato un amico che mi ha detto: svegliati, con la guerra le priorità sono stravolte, il mondo va dalla parte opposta, è il momento del carbone, delle trivelle, del nucleare, tornerà di moda persino la plastica vedrai; l’ambiente viene dopo, mi ha detto con una pacca sulla spalla, prima dobbiamo pensare a salvarci.
È un errore grossolano. L’ambiente viene insieme alla nostra salvezza. Possiamo uscire da questa crisi tornando indietro, oppure usarla per andare avanti puntando sulle energie rinnovabili, il risparmio energetico, una nuova mobilità, sulla sostenibilità come precondizione per valutare qualunque attività. Possiamo passare alla storia come la generazione che ha avuto paura di un futuro migliore, oppure provare a costruirlo. Sapendo che non sarà facile ma anche che è questa l’unica strada possibile.
PROGRAMMA | SPEAKER | LABORATORI
Al mio amico ho detto: la avverto la tentazione di tornare al mondo di prima, chiudendo gli occhi davanti alla crisi climatica, ma noi ci vedremo a Milano proprio per dare voce a tutti gli altri. A quelli che non hanno paura di andare in direzione ostinata e contraria, se serve. Sì sta cambiando tutto, ma non la nostra bussola. Sempre e per sempre, dalla stessa parte, ci troverete.