“Abbiamo deciso di accettare la sfida – spiega Marini – perché siamo fermamente convinti che tutti debbano fare la propria parte per affrontare la delicata questione dei cambiamenti climatici. Agire singolarmente non basta più: è arrivato il momento di unire le forze per individuare insieme soluzioni efficaci”.
Sanpellegrino è la prima azienda del settore beverage ad aderire all’iniziativa, perfettamente in linea con le attività portate avanti negli anni sul fronte della sostenibilità, che hanno trovato a inizio 2020 la loro sintesi nell’impegno di raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2022.
La sfida globale
“Come aziende abbiamo la responsabilità di affrontare la realtà del cambiamento climatico globale e la crisi della biodiversità e di trovare soluzioni per amplificare gli sforzi di conservazione e ripristino del nostro ecosistema, mitigando al contempo gli effetti del cambiamento climatico”. È un passaggio della lettera aperta con la quale il ceo di Gucci Marco Bizzarria ha lanciato la Challenge.
Il top manager sottolinea che vi sono tante iniziative interessanti già lanciate da aziende singole o in gruppo, ma ricorda che occorre uno sforzo condiviso per cambiare davvero rotta. Da qui l’idea di lanciare la “Ceo Carbon Neutral Challenge”, fissando le linee guida per chi vorrà prenderne parte:
• Assumersi la responsabilità delle emissioni di gas serra relative alle proprie attività aziendali e all’intera filiera
• Misurare le emissioni dei gas serra di tutta la filiera
• Implementare una strategia climatica trasparente atta a evitare o almeno ridurre le emissioni di gas serra dell’azienda
• Limitare e compensare con soluzioni a servizio della natura tutte le emissioni inevitabili in seguito agli sforzi per prevenirle e ridurle anno dopo anno
• Fornire report annuali per condividere i progressi effettuati verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione e i risultati positivi dei progetti di compensazione
• Collaborare con gli stakeholder al fine di sensibilizzare sull’importanza della preservazione e conservazione della natura.
Sfida raccolta
Stefano Marini ha aderito all’iniziativa convinto che “la condivisione di valori, quali leader di aziende riconosciute come simbolo del made in Italy nel mondo, porterà le due aziende a tagliare nuovi importanti traguardi sul fronte della sostenibilità”.
Da anni Sanpellegrino ha intensificato i propri sforzi per contrastare i cambiamenti climatici. “A fine 2020 abbiamo annunciato l’intenzione di annullare le emissioni dei nostri brand di acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima e delle bibite Sanpellegrino entro il 2022, intervenendo su tutto il perimetro dei nostri marchi, nell’intero ciclo produttivo e lungo tutta la filiera, con azioni di riduzione e compensazione che comprendono il packaging, la logistica, gli stabilimenti e la tutela del capitale naturale”, aggiunge Marini. “Dal 2011, il 100% dell’energia elettrica acquistata in tutti i nostri siti produttivi deriva da fonti rinnovabili certificate. Abbiamo progressivamente diminuito i nostri consumi energetici con una flessione del 6% nel 2020, e ridotto del 13% i rifiuti prodotti”.
Impegno aziendale
Dal canto suo, Gucci dal 2018 ha compensato annualmente tutte le rimanenti emissioni di gas serra – Ghg (Green House Gas), generate dalle proprie attività (siti produttivi, uffici, negozi, magazzini) e da quelle dell’intera supply chain.
Per centrare gli obiettivi dichiarati, la griffe ha implementato una serie di iniziative riguardanti materiali alternativi a basso impatto e sostenibili, l’approvvigionamento sostenibile e il miglioramento dell’efficienza di alcuni processi produttivi per cercare di evitare e ridurre gli impatti lungo tutta la supply chain.
“Gucci è interamente carbon neutral dal 2018 e credo che il nostro approccio possa – e debba – essere replicato”, racconta Bizzarri. Da qui l’idea di promuovere un’iniziativa collettiva “volta a contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità che nasce dalla consapevolezza che è necessario agire con urgenza”.
Un tema molto sentito dai consumatori, che sempre più tendono a premiare le aziende sostenibili. “Il nostro futuro richiede azioni e impegni ambiziosi a partire da adesso, non tra 20 o 30 anni, come accade per la maggior parte delle altre iniziative”, sottolinea il top manager. “La Ceo Carbon Neutral Challenge si distingue dalle altre iniziative perché chiede alle aziende di essere responsabili fin da ora”.