Continua, e si rafforza, la collaborazione tra le Pro loco e i Borghi più belli d’Italia. A confermare il legame, l’accordo firmato oggi al Senato tra l’Unione nazionale Pro loco d’Italia e l’associazione I Borghi più belli d’Italia, che punta a incentivare uno sviluppo sostenibile economico e sociale di qualità e a creare occupazione e benessere per le comunità locali contro lo spopolamento delle aree interne. Un accordo dunque nella direzione de viaggio di scoperta slow e della valorizzazione dell’intero patrimonio storico, culturale e anche naturalistico del Belpaese. Nella ricerca della soluzione all’equazione-utopia del turismo contemporaneo, afflitto dalla perenne necessità di crescita e dalle nefaste conseguenze dell’overtourism. Un cul-de-sac cui la varietà, la quantità e il valore del patrimonio nostrano offrono una soluzione che sta proprio nella diversificazione dell’offerta.
Entrambe le organizzazioni fanno parte del comitato Borghi istituito dal ministero della Cultura e che negli anni si è occupato di dare supporto e proporre iniziative e strategie per la rigenerazione urbana, culturale, economica e sociale dei piccoli comuni, anche e soprattutto nel contesto dei fondi del Pnrr. “Con la firma di questo protocollo tra Unpli e l’associazione Borghi più belli d’Italia si intende stabilire una sinergia positiva – ha spiegato il senatore Antonio De Poli durante la conferenza stampa organizzata a Palazzo Madama – per creare un coordinamento sul tema del rilancio culturale e turistico dei borghi, i quali rappresentano a mio avviso il nostro migliore biglietto da visita all’estero.L’Italia è ricca di tesori e di meraviglie: dobbiamo sfruttare al meglio le risorse del Pnrr (1 miliardo) destinate ai borghi e soprattutto creare itinerari turistici che portino in questi luoghi per valorizzarne la loro unicità”.
Per Fiorello Primi, presidente dei Borghi più belli d’Italia, “il protocollo d’intesa aggiunge un altro tassello al mosaico delle collaborazioni tra associazioni che fanno della valorizzazione e della promozione delle piccole realtà italiane la loro missione. Con questo accordo si rafforza il nostro legame per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e delle tradizioni del nostro Paese anche sul piano internazionale, con particolare riferimento al progetto del Maeci sul turismo delle radici.
Un’importante prospettiva che riguarda l’arrivo in Italia dei nostri connazionali e/o di cittadini di terza o quarta generazione, di migranti italiani all’estero alla riscoperta dei luoghi di origine dei propri parenti”. Soddisfatto anche Antonino La Spina, presidente dell’Unione nazionale Pro loco: “Agire insieme ai Borghi più belli d’Italia rappresenta la naturale evoluzione dell’attività compiuta, fianco a fianco, nell’ambito Comitato nazionale dei borghi e consentirà lo sviluppo di un’azione di più ampio respiro puntando a organizzazione azioni coordinate di promozione all’estero”.