Il 2022 sarà ricordato come l’anno delle temperature record, degli incendi, delle inondazioni. A questo si aggiunge la guerra in Ucraina, che oltre alle tragiche conseguenze sulle persone coinvolte ha fortemente segnato l’economia globale profilando ancor di più la necessità di una resilienza energetica e di fonti di approvvigionamento alternative. Mentre i governi varano investimenti senza precedenti per sostenere la ripresa economica, nelle città di tutto il mondo gli edifici, i trasporti e le infrastrutture non risultano spesso dotati di quelle tecnologie che, in nome di una maggior attenzione al tema ‘green’, meglio consentirebbero di affrontare le cruciali sfide che ci attendono. Secondo l’IEA (Agenzia internazionale per l’energia), oggi le città sono responsabili del consumo dei due terzi dell’energia mondiale, e del 70% delle emissioni globali annue. Ma non è tutto. L’Onu prevede che, entro il 2050, il 68% della popolazione del pianeta risiederà nelle aree urbane: ne consegue che, senza un intervento coordinato e programmatico dove ciascuno intervenga con serio impegno, le emissioni siano destinate ad aumentare ancora notevolmente.
Sempre grazie ai dati IEA, nel mondo, l’elettricità utilizzata per illuminare le strade equivale attualmente al consumo totale annuo di una nazione come la Germania, andando a rappresentare sino al 65% sui bilanci comunali. In ambito di illuminazione stradale, però, solo il 3% dei 320 milioni che costituiscono il parco di luci pubbliche sono dotate di tecnologia intelligente motivo per cui, a causa della crisi energetica, molte città sono ad oggi costrette a rimanere al buio.
L’illuminazione LED connessa gioca dunque un ruolo determinante, nell’essere una delle tecnologie più accessibili ed efficaci per le infrastrutture urbane, facendo risparmiare fino all’80% di energia. L’illuminazione stradale intelligente offre ai Comuni la possibilità di gestire i picchi della domanda di elettricità, attenuando istantaneamente l’intensità luminosa (e quindi i consumi) quando necessario. Se tutti i paesi dell’Ue passassero all’illuminazione LED al 100%, il risparmio energetico realizzato ammonterebbe a circa 59 miliardi di euro l’anno: fondi che poi potrebbero essere reindirizzati verso altre iniziative, sempre volte a garantire l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050.
A fronte di una maggiore urbanizzazione, occorre migliorare la qualità della vita cittadina proteggendo l’ambiente che, soprattutto di questi tempi, comporta la salvaguardia congiunta di risorse e costi. Per questo, l’ideale di “città intelligente e sostenibile” diventa sempre più centrale e necessario. In quest’ottica Signify propone la piattaforma Interact, un software di gestione dell’illuminazione LED connessa in grado di migliorare i servizi urbani e la sicurezza dei cittadini oltre che valorizzare gli spazi pubblici e ottimizzare impianti sportivi come palazzetti e stadi. Questo sistema, infatti, è in grado di ridurre i costi energetici monitorando la performance e ottimizzando la gestione dell’intero impianto di illuminazione anche da remoto, rilevando tempestivamente i guasti, consentendo massima efficienza e sicurezza. Il tutto in tempo reale. In sostanza, Interact fornisce un controllo completo dell’illuminazione sia urbana che di strutture ed edifici, riducendo così le emissioni di CO2. Le luci della città possono essere regolate e personalizzate in base ai momenti della giornata, alla stagione o in occasione di eventi pubblici. Si può aumentare pertanto la luminosità dove si sia verificato un incidente o un crimine, e diminuirla del 30% nel cuore della notte quando le strade sono deserte; l’illuminazione dinamica connessa può contribuire a valorizzare parchi, piazze e luoghi di interesse, rendendoli più coinvolgenti e trasformandoli in spazi da ricordare.
Il software Interact di Signify ha già visto tre importanti applicazioni in Italia ma come afferma l’azienda “Siamo solo all’inizio”. A Codroipo (Udine) è stato realizzato recentemente il passaggio all’illuminazione LED connessa attraverso la piattaforma Interact City: un progetto ambizioso pensato per portare grandi benefici per l’ambiente e la comunità. Si potranno, infatti, ottenere risparmi di energia elettrica fino a 1.300.000 kWh all’anno corrispondenti ad oltre il 60% rispetto ai consumi annuali di riferimento. Con questo progetto di rinnovamento illuminotecnico sarà inoltre possibile assicurare una migliore efficienza energetica con un risparmio pari a circa 2.600 tonnellate di CO2, quantità assorbita da circa 30.000 alberi/anno, e una riqualificazione delle infrastrutture del territorio, tanto del Capoluogo quanto delle Frazioni.
A Firenze, invece, la luce connessa ha reso possibile il restyling illuminotecnico in chiave sostenibile della facciata della celebre Basilica di Santa Maria Novella. Gli apparecchi LED di Signify combinati con Interact Landmark, il sistema connesso dedicato all’architetturale, consentono il monitoraggio e la gestione da remoto degli scenari luminosi consentendo di valorizzare ulteriormente, agli occhi dei cittadini e dei turisti, l’esterno del celebre edificio grazie all’illuminazione architetturale dinamica e colorata.
Illuminazione rinnovata in chiave sostenibile anche per il nuovo Palaghiaccio di Varese, ora Acinque Ice Arena. “In contesti cittadini sempre più smart l’illuminazione riveste un ruolo fondamentale in termini di efficientamento energetico, e non solo” dichiara Andrea Bernardini, Commercial Leader Systems & Services Public di Signify Italia, Grecia, Israele. “La gestione ottimizzata dell’illuminazione gioca un ruolo importante anche nelle strutture sportive. In questo caso, ad esempio, sarà possibile migliorare l’esperienza di atleti e spettatori, dando vita a giochi di luce colorata in grado di rendere gli eventi sportivi ancora più memorabili ed emozionanti, preparando la struttura ad ospitare anche eventi di rilievo come le Olimpiadi Invernali. Il tutto ottimizzando i consumi energetici”.