Soluzioni che possano migliorare i servizi al cittadino, piattaforme di accesso che abilitano un dialogo più efficace tra Pubblica Amministrazione e utenti. La PA si prepara alla grande trasformazione digitale potendo contare sugli ingenti investimenti previsti dal PNRR, che riserva il 27% dei suoi fondi a questa transizione. Ma la Pubblica Amministrazione è davvero pronta a diventare smart? Quali sono le best practice attualmente in uso, quali le soluzioni per essere più vicini al cittadino? Di questo si è discusso nel corso di un panel sullo “Smart Government”, uno dei temi al centro di City Vision, l’evento di Fiera di Padova e Blum dedicato al futuro delle città intelligenti che si è tenuto a Padova il 30 novembre e 1° dicembre.

Sono milioni ogni giorno i dati raccolti da sensori e device nelle città italiane: una delle priorità è come fare di questi dati un buon uso, che vada a tutto vantaggio della cittadinanza. «È importante che gli amministratori siano in grado di prendere decisioni non solo su una basa politica, pur essenziale, ma anche grazie al supporto dei dati» ha sottolineato Armando Fiumara, head of marketing B2G – business to government di Enel X. «Inoltre non c’è un unico modello di città smart valido per tutti, i comuni più piccoli hanno peculiarità specifiche e a guidare devono essere sempre le necessità dei cittadini, che sono diverse da comune a comune». Proprio per questo Enel X ha lanciato il portale YoUrban, che permette alle amministrazioni locali di gestire alcuni servizi come l’illuminazione pubblica e che allo stesso tempo coinvolge i cittadini che possono monitorare i guasti, segnalarli e condividerli con altri utenti, in tempo reale tramite geolocalizzazione, direttamente dal proprio smartphone attraverso la App dedicata.

Il panel ha dato voce anche agli amministratori, che hanno raccontato iniziative e attività messe in campo per accelerare il processo di digitalizzazione dei servizi pubblici. «In questi due anni è cambiato tutto. Oggi ad esempio i buoni spesa riusciamo a fornirli ai cittadini in un solo giorno grazie alle piattaforme digitali» ha spiegato il sindaco di Pescara Carlo Masci. «Dobbiamo fare in modo che i cittadini siano consapevoli di avere in mano il potere dei dati». Dell’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini i dati di cui i comuni dispongono hanno parlato anche Paolo Petralia Camassa, assessore all’Innovazione del Comune di Palermo e Benedetta Squittieri, assessora all’Innovazione tecnologica e agenda digitale del Comune di Prato.

«Il paradosso della gran mole di dati che vengono raccolti è che molti di questi non sono utilizzati per prendere decisioni strategiche – ha spiegato Fabrizio Liberatore, local public sector sales director di Dell Technologies – Oggi il 75% dei dati è generato nelle periferie: proviene dagli ospedali, dagli uffici, dalle case, dagli stadi. È lì che dovremo concentrare l’agenda politica. Esiste ancora poco la cultura del data platform: le competenze ci sono, soprattutto nelle università, nel privato, nella ricerca, ma serve un approccio sistemico di lungo respiro, occorre costruire degli standard e saper comunicare le buone pratiche».