Dall’ultimo studio ShareAction, che analizza un campione di 25 istituti di credito, emerge uno scarso impegno delle due italiane Unicredit e Intesa Sanpaolo ad azzerare le emissioni entro il 2050 ma un’attenzione alle tematiche legate all’estrazione di petrolio e gas non convenzionale
di Carlotta Scozzari
Ora arriva anche uno studio di ShareAction a gettare ombre sulle politiche di sostenibilità spesso tanto sbandierate dalle banche europee. Da “Conto alla rovescia per COP26 – Un’analisi sulle pratiche legate a clima e biodiversità delle maggiori banche europee” emerge, infatti, per un campione composto dai 25 più grandi gruppi del credito tutta una serie di disallineamenti tra le politiche di finanza “green” effettivamente attuate e quelle che invece risulterebbero più in linea con gli obiettivi sul clima e l’ambiente, compresi quelli fissati dall’accordo di Parigi.
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