Lo spettacolo inizia quando si spengono le luci, in tutti i teatri. Anche a Stromboli, dove però non si usa l’elettricità per illuminare attori e scenografie della Festa Teatro eco logico. Così si vedono meglio anche le stelle. L’ottava edizione della Festa ne ha due, di scenografie. Quelle dell’isola delle Eolie, dove ogni anno va in scena il festival “unplugged”, senza generatori e corrente, a spina staccata. E quella della volta buia della notte, alla quale è dedicata. “Corpi celesti” è infatti il titolo dell’evento, che si apre il 25 giugno e fino al 4 luglio si articola in un programma dedicato al centenario della nascita di Margherita Hack e all’opera di Pirandello, Novelle per un anno, due vette culturali ‘nate’ entrambe nel 1922 e che hanno anche qualcos’altro in comune.
Il modo e il luogo per onorare la signora delle stelle , grande divulgatrice delle bellezze del Cosmo, è quello ideale. Stromboli, isola vulcanica che emerge nel mezzo del Tirreno, ha un cielo quasi primordiale: “Stromboli ha una caratteristica – spiega Alessandro Fabrizi, direttore artistico di Festa Teatro eco logico – ha rinunciato alla luce elettrica stradale, ha un cielo bellissimo. Ormai conosciamo tutti il problema dell’inquinamento luminoso. Abbiamo fatto una cartolina per l’edizione di quest’anno che recita: ‘Bisogna spegnere la luce per vedere le stelle'”.
Contare gli astri
A fare da “ciceroni” del cielo notturno ci saranno astrofisici come Ettore Perozzi, dell’Agenzia spaziale italiana, al quale è affidata la consulenza scientifica e il ruolo di guida per la serata dedicata proprio all’osservazione delle stelle con letture da Pirandello e la musica dal vivo di Amedeo Monda, il 28 giugno. Il 29 ci sarà Francesca Matteucci, astrofisica che a Trieste ha raccolto il testimone proprio di Margherita Hack, con “A noverar le stelle”, accompagnata dalla lettura di Canto notturno di un pastore errante nell’Asia, di Giacomo Leopardi.
Altri appuntamenti a tema sono Costellazioni. Pronti, partenza… Spazio! con coreografia di Giorgio Rossi di Sosta Palmizi, il 2 luglio, e il 3 luglio la lettura spettacolo Piccola cosmogonia portatile da Raymond Queneau, uno degli eventi creati appositamente per questa edizione della Festa, con Gemma Hanson Carbone, Raffaella Misiti, Annalisa Baldi e il commento di Ettore Perozzi.
Le pallottoline di Pirandello
“Unire arte e scienza è la vocazione del festival – sottolinea Fabrizi – e ogni anno cerchiamo di festeggiare un tema, un argomento, un autore o un anniversario. Per questo ci è piaciuto dedicare questa edizione a Margherita Hack. Ma è anche il centenario dell’uscita di Novelle per un anno e una sorpresa è stata leggere nella novella Pallottoline! un riferimento proprio a questi temi”. Il 25 giugno la lettura di Rimedio, la geografia inaugurerà il festival mentre Il 28 e il 1 luglio ci sarà proprio il debutto della trasposizione per la scena di Pallottoline!, che darà il “la” a una riflessione sull’immensità del Cosmo e sulla nostra piccolezza, con l’astrofisico Amedeo Balbi.
Il festival inizia ogni mattina con chiacchiere al bar tra pubblico, gli artisti e gli scienziati, e poi prosegue con gli eventi in luoghi non pensati per uno spettacolo teatrale. Il sagrato di una chiesa, la terrazza di un hotel, una casa. Anche naturali, come la spiaggia di Scari, dove Duett for J.J. di Raffele Di Florio, monologo con musiche dal vivo (percussioni) con Cristina Donadio e Maurizio Capone, celebrerà le pagine “astronomiche” dell’Ulisse (30 giugno e 2 luglio). Anche il capolavoro di Joyce è stato pubblicato cento anni fa esatti. All’uliveto di Piscità, per esempio, si udiranno le parole di Arato da Soli, nella performance tratta dalla sua opera I fenomeni, descrizione delle orbite celesti, con Laura Mazzi e il Fabrica Ensemble Quartet. Tutto senza amplificazione e luci elettriche: “Si chiama Festa Teatro eco logico perché vogliamo riflettere sul logos, la parola, il pensiero, e l’ambiente. La regia è determinata dal luogo in cui andiamo a farlo. E Stromboli è piena di luoghi incantevoli”.
In giro per Stromboli
Si potrà girare l’isola seguendo quattro “Passeggiate poetiche” Patrizia Menichelli e Stefania Minciullo. A poche centinaia di metri dalla bocca del vulcano i vulcanologi Guido Giordano, Micol Todesco e Gianfilippo De Astis racconteranno la storia di Thera, il vulcano Santorini. Il 30 giugno, alla terrazza di Case La pergola la regista Manuela Cherubini e l’astrofisico Pier Francesco Moretti, consulente scientifico a Bruxelles per il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), dialogheranno su 1922: modernismo e complessità, osservando i punti di contatto tra letteratura (Joyce, Pirandello) e scienza. A giorni alterni, artisti, studiosi e pubblico saranno invitati a prendersi cura di una parte dell’isola assieme alle associazioni locali di volontariato.
La sera si accendono torce, candele e lampare. Un festival che cerca di riflettere sull’ambiente senza la pretesa di fare la differenza in termini numerici, di emissioni: “La nostra è una proposta simbolico poetica per dire: ‘Che succede se spegniamo la luce e stacchiamo il microfono?’ – conclude Fabrizi – la voce naturale, gli attori e gli spettatori illuminati dalla stessa luce, è la magia dell’evento performativo che viene in primo piano. Una proposta di risparmio energetico per dire che non sempre c’è bisogno di elettricità per illuminare”.
La Festa è ideata e realizzata dall’associazione Fluidonumero9, in coproduzione con 369gradi e con il patrocinio di Comune di Lipari, Agenzia Spaziale Italiana, Istituto nazionale di astrofisica, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Associazione italiana di vulcanologia, la Pro loco Amo Stromboli.