Un eden che non ti aspetti, a tremila metri ed oltre nel Sud dell’Arabia Saudita. Un luogo dove si può anche trovare il fresco – la media della temperatura massima non supera i 27 gradi tra giugno e luglio – e che già per i locali che la conoscono diventa un rifugio estivo, tra natura e possibilità di trekking.
Questa è Al-Soudah, “capitale non ufficiale del trekking” del Paese del Golfo, una meta che aspira a conquistare un posto di rilievo nella mappa del turismo di montagna “luxury” da qui al 2030, diventando un punto fermo nell’offerta turistica di un Paese che sta gradualmente aprendosi al turismo mondiale – “l’inaugurazione” simbolica del gioiello Al-Ula – la Petra d’Arabia – è il caso eclatante della campagna avviata dal principe Mohammed Bin Salman cinque anni fa.
Situata su una vetta di 3.015 metri, Soudah può offrire avventura, birdwatching di alto livello, tra aquile e grifoni, ma anche un’esperienza culturale, “in un’atmosfera serena”. Uno smeraldo verde che troneggia sul deserto, con temperature che permettono di esplorarla tutto l’anno. Ma anche un’importante testimonianza della storia della Penisola, punto fermo nell’itinerario dei commerci tra Mar Rosso, Oceano Indiano ed Estremo Oriente. Un passato di cui sopravvivono edifici in pietra di 500 anni fa. Musei, la produzione artigianale di strumenti musicali e un festival floreale sono alcune delle attrattive.
Ora, grazie a un Fondo di investimento immobiliare, il Soudah Development, l’obiettivo è quello di portare nell’area montana saudita 2 milioni di turisti di ogni angolo del pianeta entro il fatidico 2030 – l’anno di attuazione del progetto di sviuppo Vision pensato dal principe Bin Salman.
Un investimento da 2,5 miliardi di euro che tra l’altro ambisce a creare 8mila posti di lavoro, legati direttamente o indirettamente al nascituro resort, dal quale scaturiranno 3mila camere d’albergo, 2.700 unità residenziali e una trentina di nuove attrazioni. Nell’intento del progetto, ogni giorno sarà diverso, tra esperienze di wellness e yoga e avventure ad alto tasso di adrenalina; non solo trekking e visioni mozzafiato da funivie panoramiche, ma anche paracadutismo. Un mix di ecoturismo e storia, di quiete e avventura, con un target economico alto.
Soudah development promette di perseguire i suoi obiettivi nel massimo rispetto della cultura e delle tradizioni locali, nonché dell’ambiente. Il progetto seguirà un rigoroso piano urbanistico con particolare atttenzione alla tutela dell’ambiente. Un milione di alberi verranno piantati nell’area nei prossimi 10 anni, quanto basta a ridurre l’emissione di anidride carbonica del 4 per cento. Progetti saranno dedicati alla conservazione e alla reintroduzione di specie animali (come l’orice) e vegetali endemiche.