Il 70,9% degli italiani ha un ricordo forte degli alberghi e cerca di tornare dove è già stato, il 37,8% torna spesso in alberghi dove ha vissuto qualche vacanza da bambino e l’88,8% pensa che se non è in albergo, non è una vera vacanza. Sono alcuni dei risultati che emergono da una ricerca – un viaggio a 360 gradi intorno al pianeta albergo – commissionata dalla Federalberghi in collaborazione con Cfmt ad Antonio Preiti di Sociometrica e integrata da una campagna di comunicazione ideata dall’agenzia The Washing Machine Italia, di Alessandra Furfaro e Mimmo Di Lorenzo.
A poca distanza dalla fase più terribile della pandemia, nel momento in cui le restrizioni vanno allentandosi e ci si affaccia alla stagione estiva con un impulso molto forte per la ripresa, anche grazie al procedere spedito della campagna vaccinale, il turismo sta ripartendo, le prenotazioni sono in crescita e vi sono tutti i presupposti per immaginare una stagione positiva, salvo ancora qualche difficoltà sul piano del movimento turistico internazionale e per le grandi città d’arte.
“Abbiamo voluto verificare con una ricerca mirata come i nostri concittadini percepiscano il valore dell’hotel – ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – dato che le nostre strutture sono spesso luoghi della memoria, racchiudono in sé pezzi di storie familiari, sono stati teatro di nuovi amori e di passaggi generazionali. Per noi è importante capire se stiamo andando nella direzione giusta nel nostro modo di fare accoglienza. L’hotel è un microcosmo in cui viene integrato ciascun visitatore. E’ come fosse il primo testimonial di un territorio, in qualche modo rappresenta per il turista in arrivo il primo approccio con ciò che si troverà a scoprire durante il suo soggiorno. Attualmente poi – ha dichiarato Bocca – si tratta del luogo in assoluto più sicuro e garantito per ciò che riguarda le procedure e le cautele anti contagio. Credo che anche questo abbia giocato un bel ruolo nel gradimento rilevato, dopo questi giorni bui dovuti alla pandemia”.
Tornando all’indagine, è stato evidenziato che il 34,4% degli italiani ha sempre qualche storia da raccontare rispetto agli alberghi e il 28,2% dice che pernottare in un albergo riserva sempre qualcosa di speciale.
Tale intensità di sentimenti si collega anche alla fiducia rispetto alla qualità dei loro servizi e al senso di sicurezza che danno. Soprattutto in un periodo di coda lunga nell’uscita dalla pandemia, gli Italiani apprezzano la pulizia degli alberghi (55,4%), l’attenzione con cui si prendono cura dei loro clienti (22,8%) e il senso generale di sicurezza che diffondono (17,2%). ” Le nostre strutture sono spesso luoghi della memoria – dice ancora Bocca -, racchiudono in sé pezzi di storie familiari, sono stati teatro di nuovi amori e di passaggi generazionali”
È per queste ragioni che l’88,8% degli Italiani preferisce il soggiorno in albergo piuttosto che negli affitti brevi di case private, almeno in linea teorica, al netto della contingenza di queste due ultime stagioni, in cui la ricerca del distanziamento ha alterato almeno le preferenze di fatto. Trovano che gli alberghi siano meglio custoditi e che possano giovarsi di tanti addetti che si preoccupano degli aspetti igienici e sanitari. Inoltre, si rivela essenziale per il 55,0% degli intervistati, la circostanza che durante il soggiorno in albergo si è serviti: non si è sostanzialmente costretti a dedicarsi ai lavori domestici. Ciò crea un vantaggio notevolissimo, di cui ognuno cerca di avvalersi.
L’albergo allo stesso tempo nutre il sogno, perché per molte persone la vita in hotel rappresenta la vita ideale (lo pensa il 31,7% degli Italiani); ci si sente liberi di perseguire ciò che si vuole maggiormente (28,1%) e si presenta come un mondo pieno di possibilità, perché in albergo si possono trovare persone interessanti, persone con cui condividere lo stesso stile di vita e le stesse ambizioni (37,9%).
Ancora, l’albergo fa parte del vissuto degli Italiani in maniera molto intensa e radicata, tanto che il 48,3% non si pone neppure la domanda su dove andare a dormire, perché per loro l’albergo è la scelta più ovvia, automatica, convinta e va oltre ogni discussione. Gli Italiani amano gli hotel perché fanno parte del loro stile di vita: ci sono sempre stati e sempre ci saranno. In qualche modo compendiano la storia italiana, tanto che molti eventi importanti sono accaduti negli alberghi e molti luoghi sono famosi proprio perché hanno alberghi famosi. Secondo la ricerca l’albergo condensa e rappresenta al massimo livello lo stile italiano dell’ospitalità.