Benetton Group è una delle aziende di moda più note nel mondo, presente nei principali mercati con una rete commerciale di circa 3600 negozi; un Gruppo responsabile che progetta il futuro e vive nel suo tempo, attento all’ambiente, alla dignità delle persone e alle trasformazioni della società.
Nel rispetto della sua storia costruita sull’innovazione – attraverso il colore, la rivoluzione del punto vendita, un network commerciale unico, una comunicazione universale da sempre fonte di dibattito culturale e sociale – Benetton Group affronta l’attuale contesto globale con uno sguardo sempre aperto e proiettato al futuro.
Fedele alla sua anima pionieristica e sperimentatrice l’azienda, attraverso il Dipartimento di Sostenibilità, crede nei giovani talenti che crescono a Fabrica, centro di ricerca sulla comunicazione, e supporta Telare la Materia: un progetto di design sostenibile nato e sviluppatosi a Fabrica durante la residenza artistica di Davide Balda dedicata al tema Co-ecologies. L’obiettivo: proporre una serie di applicazioni per fronteggiare l’impatto dell’industria tessile sull’ambiente e favorire lo smaltimento di capi d’abbigliamento invenduti. A partire dagli indumenti della linea Green B, Balda mostra come è possibile ridurre i capi in fibre tessili, sia sintetiche che organiche, che possono poi essere riutilizzate in diverse applicazioni. Per questa occasione, i materiali ottenuti dal processo di rigenerazione saranno anche protagonisti dell’allestimento del palco del festival, dove si alterneranno scienziati, attivisti, istituzioni e aziende impegnate nella sostenibilità.
Il Gruppo ha una consolidata identità di stile, colore, moda autentica, qualità a prezzi democratici, passione: valori che si riflettono nella personalità forte e dinamica dei due marchi, United Colors of Benetton e Sisley. Da sempre la comunicazione “universale” ha accompagnato l’espansione di Benetton Group, senza dimenticare la propria responsabilità nel conciliare sviluppo e impegno sociale, competitività e attenzione all’ambiente, business ed etica.
Dal 2015 infatti Benetton Group edita il Bilancio Integrato, un documento annuale di imminente pubblicazione, attraverso il quale l’azienda condivide i suoi risultati, dal punto di vista economico, sociale e ambientale: dall’uso di materie prime a minor impatto, ai controlli sociali e ambientali sulla catena di fornitura, all’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose dai processi produttivi, all’impegno del Gruppo verso la decarbonizzazione e l’efficientamento energetico, all’attenzione al benessere delle proprie persone, il documento fotografa gli sforzi del Gruppo per operare ogni giorno in modo più responsabile. Ad esempio, il Fashion Transparency Index posiziona Benetton al quinto posto tra i marchi e retailer di abbigliamento che si impegnano maggiormente a divulgare informazioni credibili sulla propria catena di fornitura e sul proprio impatto sociale e ambientale. Inoltre, nel 2023 Benetton Group ha ottenuto l’approvazione dei propri obiettivi di riduzione a breve termine delle emissioni di gas serra da parte della Science Based Targets initiative (SBTi), un programma globale promosso dalle Nazioni Unite che aiuta le aziende a fissare obiettivi concreti di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030. Nel bilancio integrato si racconta anche la transizione della supply chain in direzione del near-shoring, con l’obiettivo di ridurre il lead time, aumentare il controllo sulla catena di fornitura e rendere più efficiente la logistica Ad oggi circa il 50% delle nostre produzioni si colloca all’interno del bacino del Mediterraneo. Inoltre una porzione delle collezioni è composta da capi NOS (Never Out of Stock), che non subiscono alcuna modifica nel corso delle stagioni, con vantaggi considerevoli in termini di produzione, controllo dei costi e riduzione degli sprechi.
Il Bilancio Integrato è una forma di comunicazione responsabile di Benetton Group verso i propri portatori di interesse, per dare conto degli impegni presi, dei risultati intermedi conseguiti, delle battute di arresto e dei cambi di rotta. La sostenibilità è infatti un percorso di cambiamento, non un traguardo da raggiungere.
Originario di Genova, Davide Balda (1998) è un designer multidisciplinare interessato alla ricerca di nuovi materiali e processi produttivi sostenibili. Davide si identifica come un archeodesigner, colui che ricerca e studia i tecno-fossili, residui naturali e artificiali prodotti dalle attività umane, utili per indagare il passato, rileggere la storia e creare materiali o manufatti. Attualmente sta partecipando a una residenza artistica a Fabrica, il centro di ricerca di Benetton Group.