Tessa Gelisio, 47 anni, conduttrice, blogger e imprenditrice vitivinicola, ama la natura in tutte le sue forme e nel suo ultimo libro “le mie ricette salvapianeta”, edito da Rizzoli, accompagna il lettore verso un percorso di consapevolezza a tavola.
“Da piccolina – racconta Gelisio – il mio cane è stato il trait d’union tra me e la natura: insieme facevamo lunghe passeggiate nei boschi. I miei genitori sono ambientalisti. Durante le scuole medie andavo alle riunioni del WWF di zona e alle manifestazioni ambientaliste. Dai 14 anni ho svolto volontariato in un centro di conservazione della fauna selvatica: lì ho respirato un ambientalismo scientifico che ho portato avanti per tutta la vita”.
La passione per la cucina sostenibile arriva dopo il liceo. «Quando mi sono trasferita a Milano – continua Gelisio – ho letto tanta saggistica e numerosi report sull’inquinamento dell’ambiente. Era chiaro ed evidente quanto la produzione agricola impattasse il nostro ecosistema. Da quando ho iniziato a fare la spesa da sola, a 20 anni, acquisto prodotti biologici e di stagione: i benefici coinvolgono sia l’ambiente sia la nostra salute».
Il 5 novembre uscirà il suo nuovo libro, “le mie ricette salvapianeta”.
“L’idea è nata – racconta Gelisio – da una mia amica. Ricevo sempre molte domande e, tra blog e social, do dei consigli per ridurre l’impatto ambientale nel nostro quotidiano. Ritengo che l’alimentazione sia la chiave del cambiamento: ho iniziato dall’alimentazione, poi sono passata alla cura della casa, all’arredamento, all’abbigliamento e così via”
La sostenibilità si sceglie ogni giorno, non si finisce mai di imparare ma bisogna iniziare. Ognuno con le proprie contraddizioni e limiti ma va fatto, per il bene del nostro pianeta.
Ricetta dopo ricetta, l’autrice guida il lettore nella scelta degli ingredienti, con un’attenzione speciale alla provenienza e alla stagionalità dei prodotti. “Le mie ricette – spiega – sono pratiche, facili, veloci e alla portata di tutti. Il 90% delle volte consumo i miei pasti a casa ma non tutti possono fare lo stesso. Il segreto sta nell’organizzazione. Congelare le porzioni è davvero molto utile: meglio farlo piuttosto che mangiare prodotti fast e poco salutari. Ad esempio la domenica possiamo cucinare per tutta la settimana”.
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Tra le pagine del testo Tessa Gelisio affronta il tema della “meal prep”, dall’inglese meal preparation, ossia la preparazione anticipata dei pasti per i giorni a seguire. “Per farlo- aggiunge Gelisio – prepara delle basi: cereali; verdure e proteine. L’orzo, il farro e il riso sono ad esempio ottimi anche congelati, stessa cosa per i legumi secchi. Cucinali e poi disponi le porzioni per la settimana. In questo modo l’alimentazione sarà varia oltre ad essere meno impattante. Troverete 12 ricette per ciascuna stagione: per ognuna potrai ottenere anche cinque varianti. Ogni ricetta può essere variata in base al regime alimentare scelto, vegano e vegetariano, tranne alcune. Ognuno di noi può avere delle intolleranze alimentari. In quel caso sostituiamo quel prodotto. Io, ad esempio, sono allergica ai latticini e opto per i prodotti senza lattosio”. Sfogliando le ricette, tutte fotografate e divise rigorosamente per stagione per ridurre l’impatto ambientale in cucina, Gelisio svela la sua preferita in autunno. “Direi -afferma l’autrice – il pane frattau. È buonissimo: adagiato nel brodo di pecora; inserito a strati come se fosse una lasagna o con la passata di pomodoro e pecorino. È ottimo anche con un uovo in camicia e con la burrata”.
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Gelisio pone infine l’accento sull’importanza di conoscere la provenienza dei prodotti che acquistiamo. “I derivati animali – commenta l’autrice – sono meno impattanti se arrivano da una filiera biologica. Tra le mie ricette ho inserito anche il granchio blu e il cinghiale, ma non è una provocazione: il primo è infestante e consumarlo riduce l’impatto ambientale nei nostri mari mentre il secondo è preferibile al maiale, sempre in termini di sostenibilità. Altro tema importante sono i prodotti tropicali, come il cioccolato o la frutta: la scelta andrebbe orientata verso i prodotti equosolidali. Nella mia quotidianità mi faccio sempre tante domande e cerco di migliorare: da quattro anni ho un’auto elettrica; utilizzo dei prodotti ecobio anche nella cosmesi; cerco di evitare il packaging di plastica; faccio docce veloci e mai il bagno; curo le piante con prodotti non impattanti e per gli abiti scelgo le fibre naturali. Tutto nasce da una domanda: come posso, con le mie azioni quotidiane, ridurre l’impatto ambientale? Sul futuro del pianeta sono ottimista perché bisogna esserlo: siamo noi la causa delle problematiche ambientali perciò possiamo essere anche la loro soluzione”.