Una replica del Titanic. In scala 1:1. Che richiederà più tempo dell’originale a essere costruita ma non navigherà mai. A metà tra parco divertimenti e museo, è in costruzione – ormai allo stadio avanzato – naturalmente in Cina, dove sono stati già replicati, tra l’altro, villaggi austriaci e alsaziani. Il tutto sta accadendo nella più che continentale provincia del Sichuan, a un migliaio di chilometri dal mare.
I lavori sono cominciati nel 2016 e si protrarranno verosimilmente fino al 2022, per un totale, di sei anni, ben superiore all’anno abbondante necesario a costruire l’originale. Secondo l’agenzia France Presse, per creare la replica – lunga poco meno di 270 metri, larga poco più di 28, al pari dell’originale, sono stati impiegati oltre 23mila tonnellate di acciaio, più di mille addetti e un miliardo di yuan (circa 130 milioni di euro).
Il Titanic del Sichuan sarà la star di un parco a tema – secondo il suo ideatore un museo – che verrà creato sul luogo dove è in atto il cantiere, a circa 130 km dalla capitale della provincia, Chengdu. Il tutto permanentemente ancorato in un canale artificiale creato ad hoc sul fiume Qijinang.
Cina. Ecco la replica del TItanic identica all’originale: sarà un parco giochi
Tra indiscrezioni e notizie recentemente confermate da Su Shaojun, l’uomo d’affari che c’è dietro al progetto, Afp ha appreso che tutto, dal ristorante alle cabine, fino alle maniglie delle porte, riprenderà lo stile dell’originale. I maligni però sospettano che il modello di riferimento non sia tanto il transatlantico tragicamente affondato nel viaggio inaugurale del 1912 ma la sua versione rivisitata da James Cameron e resa immortale da DiCaprio e Winslet. Al film si ispirerà la replica del porto di Soutlhampton, così come i bus che accompagneranno i turisti al sito intoneranno la celeberrima “My Heart Will Go On” cantata da Celine Dion. Tra le altre primizie trapelate, sarà comunque una nave-albergo, dove si potrà pernottare pagando fino a 130 euro per avere un “servizio crociera a 5 stelle”. Con tanto – spiega Su – di motore a vapore perfettamente funzionante, al fine di creare l’effetto mare nei “passeggeri”.
Shaojun spiega che il progetto nasce anche dal suo desiderio di tenere viva la memoria dell’epopea – pur tragica – del Titanic. “Spero che questa nave sarà ancora qui fra 100 o 200 anni”, dice a France Presse, mostandosi indifferente all’aura negativa emanata da uno dei più grandi disastri navali della storia, e al possibile effetto negativo sul successo di quello che dovrebbe essere anche un parco divertimenti. Da quando si è appreso del progetto, infatti, molti si sono interrogati sulle sue chance di successo: molti dubitando che evocare simile tragedia possa attirare turisti, altri citando precedenti non necessariamente legati a vicende infauste, come il progetto della replica a fini turistico-ricreativi della portaerei Usa Uss Enterprise, costato oltre 15 milioni di euro e clamorosamente fallito poco dopola sua apertura.
Ma Su è convinto della sua tesi, fondata su una stima di 5 milioni di visitatori l’anno, “un volume sufficiente a garantire il livello dell’investimento”. A sostegno della sua tesi, l’interesse riscontrato in cina da un recente documentario, intitolato “I sei”, e dedicato a un gruppo di passeggeri cinesi del Titanic, sei dei quali sopravvissero al naufragio. “Speriamo di invitare Jack (il personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio, n. d. r.), Rose (Winslet) e James Cameron all’inaugurazione”, conclude l’imprenditore.