Un percorso espositivo en plein air tra i 700 e i 2000 metri di altitudine, lungo alcuni sentieri e luoghi particolarmente significativi della Val di Sole e del Parco Nazionale dello Stelvio. È il “Sentiero della Fotografia”, 12 scatti stampati in formato gigante e inseriti in enormi cornici di legno locale: un maestoso ghiacciaio alpino con i teloni che lo proteggono dai raggi estivi, una diga d’alta quota che raccoglie l’acqua per fornire energia rinnovabile a un’intera valle e molte altre inquadrature che descrivono, con tutta la potenza delle immagini, la realtà e la vita della montagna.
“Il Sentiero della fotografia rappresenta un progetto innovativo che incarna perfettamente il nostro impegno per rendere la cultura elemento strategico per lo sviluppo del turismo”, spiega Luciano Rizzi, presidente dell’Apt Val di Sole, promotrice insieme ai Comuni del territorio del progetto che è stato poi realizzato dall’impresa culturale Suazes, con la collaborazione di Magnum Photos, Castello del Buonconsiglio.
L’autore dei 12 scatti selezionati per realizzare il ‘Sentiero della Fotografia’ è Jérome Sessini, fotografo francese di fama internazionale dell’agenzia Magnum Photos che ha lavorato per raccontare i molti conflitti del Medio Oriente, la violenza legata alla droga nelle strade del Messico, le proteste antigovernative in Ucraina, la crisi degli oppioidi negli Usa e la condizione delle minoranze indigene in Cambogia, brand ambassador di Canon, che è a sua volta partner culturale del progetto. In Val di Sole, Sessini è stato invitato per una residenza durata una settimana.
Obiettivo: raccontare la montagna da diverse angolature, valorizzandone il patrimonio umano, svelando storie, tradizioni, impegno, scelte di vita e visioni per il futuro. La scelta del fotografo francese di origini italiane non è casuale: “Sono nato e cresciuto nell’est della Francia, nel dipartimento di Vosges, un luogo montano”. “Ho iniziato da autodidatta a vent’anni fotografando i paesaggi e le persone delle mie terre. Questo lavoro in Val di Sole mi ha permesso di lavorare in un contesto che è parte integrante della mia vita e che conosco bene: la forza e il silenzio delle montagne. Ha rappresentato un vero e proprio ritorno alle origini”, spiega.
Le foto di Sessini (11 in bianco e nero e una a colori) forniscono una nuova lettura di queste montagne. Il Sentiero sarà individuabile grazie ad una mappa realizzata per l’occasione e al sito www.ilsentierodellafotografia.eu che offrirà anche materiali extra per approfondire il progetto. “L’intento di questo progetto – spiega il curatore, Marco Minuz – non è solo quello di leggere un territorio sotto nuovi punti di vista, ma favorire, negli stessi contesti dove sono nate le fotografie, un’educazione al vedere, all’osservare e a riflettere sul valore del vivere in montagna e riflettere sulle sfide di questi territori. Il lavoro di Jerome, così silenzioso, s’integra perfettamente nel contesto montano e favorisce la consapevolezza dei luoghi”.
La tredicesima postazione dedicata alle “persone della vallata” è allestita presso la cappella del Castello di Caldes, arricchendo così il percorso espositivo della mostra “Vivere in alto – Uomini e montagne dai fotografi di Magnum, da Robert Capa a Steve McCurry”, aperta al pubblico fino al 9 ottobre prossimo. Un percorso che racconta vari aspetti del delicato rapporto dell’uomo con la montagna tramite le fotografie dei membri dell’Agenzia Magnum Photos. “Questo progetto culturale è un esempio di come il turismo possa essere utilizzato come viatico per diffondere le migliori espressioni artistiche – commenta Roberto Failoni, assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento, che patrocina l’iniziativa – È un modo per valorizzare la bellezza delle nostre valli, facendone conoscere le peculiarità attraverso gli occhi e la sensibilità di un grande fotografo. Un modo originale per accrescere al tempo stesso la qualità della nostra offerta turistica”.
“Aver portato in Trentino un artista del livello di Jérome Sessini, esponente di una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo, conferma l’attrattività del nostro territorio – aggiunge Mirko Bisesti, assessore alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento – Ma questo risultato, insieme alla suggestiva mostra ospitata a Castel Caldes e al Sentiero della Fotografia, sono la prova di ciò che è possibile raggiungere quando tutte le istituzioni locali e culturali del nostro territorio cooperano positivamente”.