CLES – Camminare tra i meleti e raccoglierne i frutti, un’esperienza che permette di assaporare la storia e la cultura di un territorio coinvolgendo il turista in prima persona che assieme agli agricoltori sarà testimone di un’arte e di una natura che affondano radici nelle valli del Noce. Da quest’idea nasce l’iniziativa Mela Colgo, un progetto organizzato dalla Strada della Mela, le Aziende per il Turismo della Val di Non e della Val di Sole e da Melinda.

Cinque settimane, dal 15 settembre al 22 ottobre e undici agriturismi coinvolti, per ripensare l’idea di turismo e di standardizzazione dell’offerta che snatura i luoghi e omologa i gusti, contrapponendo esperienze autentiche fondate sull’empatia. Ovvero, sulla capacità di comprendere la fatica e l’importanza del lavoro portato avanti da decenni dalla gente di montagna per creare valore e futuro nelle valli alpine. Al bando le classiche degustazioni quindi, con il prodotto finito al centro della scena. Nel contesto caratteristico degli agritur la tavola pomeridiana su cui troneggiano gli strudel, la frutta secca e il succo di mela rappresenta solo il punto di arrivo.

“Ai nostri ospiti vogliamo permettere di entrare a far parte per un giorno di una delle esperienze più autentiche della nostra Valle” spiegano le APT e la Strada della Mela. Saranno loro a recarsi tra i filari di mele, a cogliere i frutti imparando a distinguerne varietà e qualità. Un’esperienza mutuata da quanto avviene già da tempo nel mondo del vino durante la vendemmia o dell’olio durante la raccolta delle olive. Ma ancora mai applicato nella melicoltura. La distribuzione dell’iniziativa in un arco temporale esteso di cinque settimane rappresenta un ulteriore valore aggiunto per i turisti che avranno modo di conoscere diverse varietà di mele che maturano in periodi differenti.

“Le degustazioni tradizionali rappresentano un’ottima opportunità per scoprire le produzioni locali – aggiungono dal Consorzio Melinda – ma non permettono di cogliere a pieno che dietro al prodotto finito c’è l’impegno costante degli operatori, le scelte degli agronomi, tecniche colturali affinate negli anni, dalla piantumazione alla raccolta fino alla trasformazione. Da qui nasce la scelta collegiale di proporre qualcosa di diverso. Confidiamo che così potremo aiutare i visitatori delle nostre valli a capire meglio la realtà quotidiana simbolo del nostro territorio, partendo proprio da questa esperienza nelle campagne degli agritur Ambasciatori di Melinda”.

La raccolta delle mele parte in questi giorni in Trentino, nelle valli del Noce e nelle aree limitrofe. L’evento, che si protrarrà fino a metà ottobre, diventa un rito collettivo scandito dai ritmi della natura e delle varietà dei frutti caratterizzate, come noto, da differenti tempi di maturazione. Attorno al “Pianeta Mela” ruotano molte cose diverse: lavoro, ovviamente. Ma anche tradizione, radici culturali profonde. E aspettative per il futuro. Quelle del mercato, innanzitutto, alimentate dalle prime previsioni degli esperti.

Quest’anno – segnalano le stime diffuse in occasione di Prognosfruit, la consueta conferenza organizzata a luglio da APOT (Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini) insieme a WAPA (Associazione Mondiale Mele e Pere) e Copa-Cogeca (Associazione delle Cooperative e dei Produttori agricoli Europei) con il supporto di Assomela – il raccolto totale delle mele in Europa si attesterà sugli 11.4 milioni di tonnellate circa. Un dato inferiore del 3% rispetto allo scorso anno ma in linea con la produzione media dell’ultimo triennio.

Stabili, sempre secondo le previsioni di Prognosfruit, i volumi per l’Italia dove la produzione totale supererà di poco i 2,1 milioni di tonnellate, un valore sostanzialmente identico a quello rilevato nel 2022. Stime che trovano riscontro anche a livello trentino: gli analisti del Consorzio Melinda si aspettano infatti una stagione positiva, in linea con gli anni precedenti. Ma i numeri non sono tutto. Perché la raccolta delle mele è in realtà molto di più: un lungo momento di condivisione, una celebrazione dell’identità che coinvolge tutto il territorio.