Avere la luce in casa senza elettricità è questo l’obiettivo di Solight, startup israeliana che utilizza la luce solare. La startup ha sviluppato un innovativo sistema di illuminazione solare statica. Il sistema consente una raccolta efficiente e costante della luce del sole dalle 8:00 alle 16:00, incanalando così la luce naturale negli spazi interni desiderati. Questa innovazione riduce drasticamente il consumo di energia elettrica per l’illuminazione interna durante il giorno. Per di più l’esposizione quotidiana alla luce solare aiuta il corpo a regolare la produzione di cortisolo e melatonina, consentendo un miglioramento del ritmo circadiano, fornendo una migliore concentrazione e migliorando persino la salute degli occhi.

L’azienda è stata fondata nel 2012 dai fratelli Ofer e Dror Becker, che raccontano di aver capito “che il risparmio energetico è solo la punta dell’iceberg. In termini monetari, tutti gli esperti concordano sul fatto che i benefici per il benessere sono probabilmente circa 50 volte più preziosi del risparmio energetico”. Il dispositivo Solight è composto da specchi che vengono installati sui soffitti e incanalano la luce solare nelle abitazioni. La luce canalizzata (tra le 8 del mattino e le 4 del pomeriggio) passa attraverso filtri che eliminano tutte le radiazioni UV, prevenendo gli effetti negativi sulla salute derivanti dall’esposizione al sole, e filtrano anche il calore, rendendo il sistema più sicuro e confortevole.

Il risparmio energetico solo la punta dell’iceberg

Nella società moderna viviamo nel paradosso dell’illuminazione, all’aperto disponiamo di luce solare sana e gratuita, eppure trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate sotto un’illuminazione artificiale malsana, intermittente e costosa. È infatti risaputo che la luce artificiale influisce sui ritmi circadiani naturali del nostro corpo causando in alcuni casi: depressione, affaticamento, insonnia, obesità e difficoltà di apprendimento. Il sistema di illuminazione solare statica sviluppato da Solight corregge queste criticità, infatti consente una raccolta efficiente e costante della luce solare dalle 8:00 alle 16:00, incanalando così la luce naturale negli spazi interni desiderati, abbattendo notevolmente il consumo di energia elettrica per l’illuminazione interna durante il giorno, e migliorando la salute delle persone all’interno.

Fondata nel 2012, Solight ad oggi vende i suoi prodotti a istituti scolastici, hotel, edifici per uffici, ospedali e case private. Nel dettaglio il sistema prevede un’unità per la raccolta della luce naturale, posizionata sul tetto dell’edificio o in prossimità di una parete esposta a sud. La luce si muove attraverso tubi e raggiunge le aree all’interno dell’edificio prive di illuminazione, pensiamo ad un seminterrato. A differenza delle normali finestre, il sistema non consente al calore di entrare nell’edificio e non lascia passare la luce ultravioletta, quindi non c’è alcun rischio di raggi UV per chi vi lavora o vi abita all’interno. Il tutto attraverso una serie di speciali specchi tecnologici, che garantiscono così tutti i vantaggi della luce naturale a partire dal risparmio di energia, come pure la riduzione delle emissioni di carbonio.


Come funziona

La startup Solight vende tre diversi prodotti: Solight Industrial Collector, con un’apertura di 1 metro quadrato capace di fornire un flusso medio di 30.000 lumen. Adatto per le grandi aree, con capacità di illuminare fino a 20 metri di distanza; Solight Versatile Collector, con un’apertura di 1/4 metro quadrato, fornisce un flusso medio di 7.000 lumen. Adatto per ambienti di dimensioni comprese tra i 12 e i 15 metri quadrati, capace di illuminare fino a 5 metri di distanza; Solis Mini DIY, con apertura di 1/16 metro quadrato, con flusso medio di 2.000 lumen adatto per illuminare piccoli spazi da 4-5 metri quadrati (ad esempio uno scantinato).


Seppure con capacità differenti, tutti questi dispositivi sono in grado di catturare la luce solare dalla 08:00 alle 16:00 per poi convogliarla negli spazi interni. Al fine di evitare possibili effetti dannosi del sole, la luce viene filtrata in modo da eliminare le radiazioni ultraviolette (tra le cause principali del cancro della pelle). Così come non bisogna preoccuparsi del caldo: attraverso gli stessi filtri, infatti, viene anche eliminato il calore. Quella convogliata, quindi, è a tutti gli effetti una luce “fredda”, garantendo così un notevole risparmio sulla climatizzazione estiva. Questo filtro però ha lo svantaggio di eliminare anche il presupposto per la produzione di vitamina D associata alle radiazioni solari, che comporta notevoli benefici alla nostra salute. Per questo motivo i ricercatori del reparto di Ricerca e Sviluppo dell’azienda si stanno concentrando su come fare per lasciare una piccola dose di UVB, mantenendo inalterata l’esposizione utile alla produzione della vitamina D.


Effetto risparmio e benefici per la salute

La luce artificiale è nemica non solo della salute, ma anche delle nostre tasche. Come spiegato dai fondatori della startup israeliana, l’effetto risparmio nelle tasche dei consumatori non è da sottovalutare. Tant’è che l’utilizzo di 1.000 prodotti di Solight in altrettante stanze permette di risparmiare l’equivalente di 348 mila lampade Led (con una vita utile stimata in 5 anni). Una previsione che tenendo conto dei costi attuali dell’elettricità, dovrebbe garantire un ritorno dell’investimento nell’arco di un paio di anni. Non solo, ridurre l’utilizzo di luce artificiale all’interno dei luoghi di lavoro o delle abitazioni permetterebbe di evitare tutti gli effetti considerati dannosi di una tale illuminazione. Questa, infatti, altera i ritmi circadiani del nostro corpo, con il rischio di provocare dei danni alla salute.

La luce solare, infatti, viene percepita direttamente dai recettori della retina che, attraverso il nervo ottico, inviano messaggi alla ghiandola pineale, responsabili della produzione di melatonina, l’ormone che favorisce la qualità del riposo. Non solo, la luce naturale favorisce anche un buon funzionamento sul piano psichico e cognitivo delle persone, stimolando il rilascio della serotonina, il neurotrasmettitore implicato nel tono dell’umore e nella concentrazione.