Un aumento del 29% rispetto allo scorso anno: è quello delle prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia, 141mila dal 9 al 15 aprile. Gli stranieri trascorreranno almeno sette notti nel nostro paese per la settimana di Pasqua, con il definitivo ritorno degli statunitensi: secondo Enit, che ha elaborato i dati Forwardkeys, sono al momento 35.750 le prenotazioni estere e segnano una crescita del 50% sullo scorso anno, rappresentando il 25,4% del totale dei visitatori in arrivo dall’estero per quel breve ma importante periodo.
“L’Italia è quanto mai carica di nuove energie imprenditoriali e attrattive e questo polarizza l’attenzione e l’interesse del mercato turistico nazionale e internazionale – spiega Ivana Jelinic, presidente e ceo dell’Agenzia nazionale del turismo – un bel feedback dell’operato di promozione dell’incoming messo a punto da Enit che valorizza e fa conoscere l’Italia nei principali hub e appuntamenti mondiali”.
Roma e Milano svettano fra le città preferite. Le altre eccellenze culturali seguono comunque a breve distanza: Venezia, Napoli, Firenze e Bologna. Solo nella capitale sono previsti per quei giorni oltre 64mila arrivi aeroportuali internazionali (+47% sul 2022), il 45,4% del totale. Segue il capoluogo lombardo con 27mila prenotazioni, il 19,1%, ma con un aumento del 72,2%, il più alto rispetto alle altre destinazioni. Oltre otto prenotazioni su dieci riguardano posti in economy, il 41,8% viaggia in coppia e sempre secondo Enit nel confronto con i principali concorrenti l’Italia esce a testa alta, con i soli volumi spagnoli leggermente più elevati dei nostri: circa 186mila prenotazioni aeree dall’estero, 45 mila in più rispetto all’Italia. Verso la Francia le prenotazioni internazionali sono invece 129mila, minori in termini assoluti ma con un incremento leggermente più alto (+33,2% contro +29% per l’Italia e +18,7% per la Spagna). Per la Grecia si contano circa 55mila prenotazioni estere (+4,9%), abbastanza in linea con il risultato dell’anno scorso.
“L’Italia si conferma tra le mete europee preferite per le vacanze pasquali, siamo secondi solo alla Spagna – ha spiegato la ministra del turismo Daniela Santanchè – l’amore verso la nostra nazione non è più solo locale, i dati ci dicono che oltre 35mila prenotazioni vengono dagli Stati Uniti, uno dei target più importanti per il turismo italiano in termini di spesa. Questa è la dimostrazione che stiamo lavorando bene ma che dobbiamo e possiamo fare ancora di più anche perché la vera sfida è destagionalizzare per avere turismo tutto l’anno. Ed è su questo che lavoreremo nei prossimi mesi”.
Questo per quanto riguarda gli arrivi internazionali in Italia. Ma anche ribaltando il punto d’osservazione – cosa faranno gli italiani a Pasqua? – i numeri, stavolta forniti da Skyscanner, sembrano confermare un quadro roseo. Da un’altra analisi sui voli, quella realizzata appunto dalla piattaforma leader mondiale per la comparazione delle tratte aeree e delle proposte delle compagnie, più di un italiano su due (55%) sta pianificando di trascorrere la Pasqua fuori porta, con una durata media di viaggio di 3-4 giorni. La tendenza è ulteriormente confermata dai dati interni a disposizione della piattaforma, che mostrano come quest’anno il 92% degli italiani stia cercando viaggi di una settimana o meno.
Le destinazioni più popolari dall’Italia a Pasqua 2023 includono Barcellona (nella top 5 delle ricerche da Milano, Roma, Napoli e Venezia), Amsterdam, Catania e ancora Lisbona, Madrid, Palermo, Valencia, Tenerife, Siviglia e Marrakech. Mete relativamente vicine, insomma, ed escludendo Amsterdam, accomulate dal clima mite, per un assaggio di primavera (meteo permettendo). D’altronde secondo l’ultima ricerca di Skyscanner, condotta il mese scorso, questo periodo festivo continua a essere un periodo popolare per le gite di famiglia con il 70% degli italiani che ha dichiarato di voler viaggiare con i propri cari. Le vacanze scolastiche hanno un peso notevole perché incoraggiano quasi la metà delle persone (47%) a prenotare un viaggio: si riesce a coinvolgere tutta la famiglia in una vacanza più lunga, sfruttando al massimo le ferie degli adulti.
I motivi principali per cui i viaggiatori italiani prevedono una vacanza di Pasqua sono: il meteo favorevole (51%), i prezzi in linea con il proprio budget (36%) e la possibilità di usufruire di qualche giorno di ferie (32%): “I viaggiatori nel periodo di Pasqua sono molto accorti quando si tratta di sfruttare al meglio i giorni di festa e le vacanze scolastiche – spiega Stefano Maglietta, Travel Insights Expert di Skyscanner – i viaggi di 3-4 giorni consentono infatti ai vacanzieri di beneficiare di un minor numero di ore di assenza dal lavoro e di poter partire con tutta la famiglia. Inoltre, per chi sta pensando di fare una vacanza di Pasqua all’ultimo minuto, ci sono ancora offerte convenienti a disposizione. Rimanere flessibili sugli orari di viaggio e sulle destinazioni aiuterà i viaggiatori a trovare i prezzi migliori.”
I viaggiatori italiani sono in cerca esperienze culturali in città (59%) con gli intervistati più giovani (18-24 anni) che puntano anche a conciliare un po’ di shopping (47%) mentre sono via. La tavola ha il proverbiale peso nelle scelte delle attività: le esperienze enogastronomiche sono infatti fra i desideri della maggioranza dei viaggiatori, con oltre la metà degli intervistati che dichiara di volerle provare nelle sue vacanze pasquali e quasi uno su tre (30%) che dice di scegliere la destinazione anche in base alla cucina locale. Certo molto dipende dal prezzo: il 70% spiega di scegliere la destinazione in base al peso per il portafogli e anche al costo di fare scelte più originali rispetto alle classiche mete di villeggiatura. Otto intervistati su dieci prenderebbero per esempio in considerazione l’idea di esplorare una destinazione meno popolare ma più economica. Non a caso, per queste vacanze pasquali, due italiani su cinque dichiarano di voler scegliere destinazioni originali dove non si recherebbero di solito o di voler scegliere mete meno popolari per evitare il caos.
Il turismo, insomma, continua a crescere. Lo confermava pochi giorni fa anche l’indagine realizzata da Cst per Assoturismo-Confesercenti, con numeri molto più alti calcolati evidentemente considerando le presenze totali nel circuito ricettivo di stranieri come di italiani. Infine c’è il report di The Data Appeal, la piattaforma del gruppo Almawave dedicata all’analisi del sentiment online delle destinazioni turistiche (e non solo), che però ha preso effettuato un’analisi su sole quattro città-campione europee: Barcellona, Berlino, Parigi e Roma. Ne esce la conferma del ritorno nel Vecchio Continente degli statunitensi (da soli sono una fetta importante dei passeggeri in arrivo, tra il 13,5% e il 26,8%, il 46,8% viaggia in coppia e un terzo pianifica di fermarsi fino a 13 giorni) e, concentrandoci su Roma, un aumento anche dei prezzi degli hotel: la capitale registrerà infatti per Pasqua l’incremento di tariffe alberghiere più alto tra le città prese in esame, con un balzo medio del 34% rispetto al 2022, dovuto in parte all’alta inflazione, all’aumento dei costi di gestione e della domanda internazionale. Questo non ha impedito ai viaggiatori – che in media si fermeranno otto notti – di tornare ad amare Roma: secondo le nostre previsioni, l’occupazione sulle principali piattaforme di prenotazione di alloggi supererà il 2019 del 4%. Fra le dieci rotte che porteranno più turisti in città ci sono quelle in arrivo da New York, Seoul, Buenos Aires, San Paolo e Tl Aviv.