L’energia della terra è una risorsa rinnovabile e, secondo gli ultimi studi, a impatto nullo di gas serra. Gli impianti toscani con 6 miliardi di KWh soddisfano oltre il 30% del fabbisogno elettrico regionale. Ma l’individuazione di nuovi campi geotermici utilizzabili ha un costo ancora troppo elevato perché si possa sfruttare dove il territorio lo permetterebbe
di Pietro Mecarozzi
La centrale geotermica di Bagnore è situata a metà strada tra Arcidosso e Santa Fiora, nel versante sudovest del monte Amiata. Un cappello di vapore nasconde un‘architettura ben integrata con i colori e la morfologia del paesaggio toscano. Rumori contenuti e odori quasi del tutto assenti. L’impianto è un fiore all‘occhiello di Enel Green Power, e uno dei pochi attivi in Italia.
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