Profumi, francobolli, pizze speciali, coincidenze, tour virtuali, concerti, svolte storiche e persino pesci d’Aprile. Il cammino di Venezia per celebrare i suoi 1600 anni, era iniziato un po’ in sordina il 25 marzo, quando casualità ha voluto che si celebrasse anche la Giornata dedicata a Dante, ribattezzata il Dantedì. In quella stessa data Venezia ha dato il via alle celebrazioni della sua fondazione, datata secondo tradizione il 25 marzo del 421 quando fu posata la prima pietra della chiesa di San Giacomo a Rialto, celebrazioni che ora ripartono con sempre più spinta ed eventi in programma.


Dal lancio di profumi ad hoc per celebrare la ricorrenza sino a francobolli emessi dal  Ministero dello Sviluppo Economico per festeggiare la città con l’immagine de “la Veduta di Venezia a volo d’uccello”, la città si prepara a una lunga serie di eventi che andranno avanti fino al marzo 2022 con iniziative varie che vanno da concerti seguibili in streaming (come quello della Fenice)  sino a mostre, convegni, iniziative nei giardini e nei luoghi storici della città, eventi culturali e tanto altro, tutto raccolto sul sito nato apposta per l’iniziativa e chiamato appunto 1600 Venezia

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In attesa del ritorno del turismo, si spera in tempi ragionevoli grazie alla campagna vaccinale contro la pandemia, già in questi giorni con diverse iniziative curiose e interessanti le celebrazioni della città hanno avuto inizio. Se c’è persino chi si è inventato una pizza celebrativa, con “la presenza di sei gamberoni tanti quanto sono i sestieri e le municipalità”, il primo aprile è stata invece l’occasione per qualche “pesce” scherzoso su Venezia che ha coinvolto perfino l’Archivio di Stato che, con ironia, ha raccontato di aver trovato documenti che raccontavano date diverse sulla fondazione.

Sempre come pesce d’aprile, piccolo scherzo anche della Fsp Polizia di Stato Veneto che ha annunciato il ritrovamento in Laguna del “Phinto Maschio”, animale acquatico subtropicale ibrido, metà pesce e metà anfibio. Scherzi a parte, fra le notizie destinate a cambiare il volto di Venezia in questo primo avvio di celebrazioni, l’addio delle grandi navi da crociera in città: saranno destinate al porto di Marghera. Il Consiglio dei ministri ha infatti dato il via libera al decreto legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle grandi navi a Venezia dovrà essere progettato e realizzato fuori dalla laguna. “Una decisione giusta e attesa da anni” ha sottolineato il ministro Franceschini. Una soluzione a cui si arriva dopo anni di polemiche sul  passaggio dei giganti del mare, come le navi grandi da crociera, che con la loro mole oscuravano San Marco e le bellezze veneziane, oltre ad avere seri impatti ambientali per la Laguna.


 Da fine marzo 2021 a fine marzo 2022 Venezia dovrà dunque  “tornare a parlare all’Italia, all’Europa e al mondo” ha detto introducendo le celebrazioni il sindaco Luigi Brugnaro. “Penso che Venezia sia da riscoprire per tutte le genti e le città, nella misura del rapporto che hanno avuto negli anni con questi valori. E’ questo il senso delle celebrazioni che dureranno un anno, e lanciamo un appello a tutte le città, piccole e grandi, per ripensare a quali sono i rapporti che in questi 1600 anni hanno avuto con la Repubblica di Venezia”. 

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Tra speciali televisivi, campane a festa, messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e primi concerti al teatro della Fenice, la stagione di eventi appena iniziata sarà lunga e corposa, con almeno 235 proposte di iniziative, presentate da 135 soggetti al comitato promotore. Decine e decine di iniziative sia di enti pubblici che privati e che coinvolgeranno musei, soprintendenze, archivi, biblioteche, gallerie, associazioni culturali e artigianali e di categoria, università, teatri e altro, sempre con un calendario condiviso consultabile su 1600.venezia.it .

 


Eventi nel nome della speranza per quel futuro migliore a cui si appella anche un’opera, in occasione della Biennale, comparsa nei Giardini della Biennale proprio il 25 marzo, compleanno di Venezia. Una scultura in marmo, The prison, che attraverso un messaggio ricorda come la pandemia ci rende tutti prigionieri, ma “lo spirito della Serenissima supererà anche questo momento e la città tornerà a splendere”.