Un treno carico di richieste e progetti sta per partire da Cuneo verso Torino. A bordo di una storica locomotiva domenica 14 maggio saliranno sindaci e rappresentanti di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Italia Nostra, Federazione Nazionale Pro Natura, Comitato ferrovie locali Cuneo, Pro Loco Montiglio, Amicinbici decisi a sostenere le rivendicazioni dei territori per avere un servizio ferroviario veramente sostenibile e “riavere un treno che arrivi regolarmente nelle loro stazioni”.

La stazione di Beinette tra Cuneo e Mondovì chiusa
La stazione di Beinette tra Cuneo e Mondovì chiusa 

A guidare la delegazione ci sarà Amodo con la sua portavoce Anna Donati, la rete di oltre 40 associazioni unite per promuovere la mobilità dolce e il rilancio dei territori in Italia che da anni si battono battute contro le sospensioni delle linee ferroviarie. Amodo infatti è impegnata a promuovere la riapertura di 1200 chilometri di rete al servizio ferroviario in Italia. 

La vicenda delle ferrovie secondarie piemontesi

La scelta dell’itinerario Cuneo-Torino non è a caso. La regione italiana infatti con il maggior numero di ferrovie sospese in Italia è proprio il Piemonte. Ricordano le associazioni: “Dieci anni fa venne decisa l’interruzione di una dozzina di linee ferroviarie dalla giunta allora presieduta da Roberto Cota, a seguito di una crisi finanziaria dovuta a fattori esterni al settore dei trasporti”. Adesso i cittadini, lasciati per dieci senza treno, hanno deciso di partecipare all’iniziativa di Amodo che coincide con la Giornata delle ferrovie delle meraviglie 2023. Tanti gli appuntamenti.

Mobilità sostenibile

La prima ciclabile coperta da pannelli solari in Europa

di Giacomo Talignani

E se l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi ha annunciato la riattivazione (sia pur ridotta rispetto al passato) per il prossimo autunno, di due linee sospese – la Asti-Alba e la Casale Monferrato-Mortara (forse riattiverà anche la Novara-Varallo e Arona-Santhià), le linee sospese sono tante. Troppe per i piemontesi che vivono nei piccoli centri. Sono infatti attesa del loro treno: Alessandria-Castagnole (Alba); Alessandria-Ovada; Asti-Casale-Mortara; Asti-Castagnole-Alba; Asti-Chivasso; Bardonecchia-Modane; Casale-Vercelli; Ceva-Ormea; Cuneo-Mondovì; Cuneo-Saluzzo-Savigliano; Novara-Varallo; Pinerolo-Torre Pellice; Santhià-Arona.

“Il timore – spiegano le associazioni che hanno aderito all’iniziativa e saliranno sul treno  – è che, come al solito, venga effettuata una valutazione puramente ‘economicistica’ dimenticando il valore che il servizio su ferro ha per i territori e per i residenti, il valore ambientale contro le emissioni di gas serra e per la qualità dell’aria, il valore turistico di borghi e paesaggi straordinari serviti dal treno, che l’Alleanza Mobilità Dolce ha sempre evidenziato”.

 

Il treno storico di Fondazione FS Italiane partirà da Cuneo alle 9.00, fermerà a Busca, Saluzzo, Savigliano, Cavallermaggiore, Alba, Castagnole delle Lanze, Asti, Montiglio-Murisengo, Chivasso e arriverà a Torino alle 15.25.