Niente oggetti, nessun imballaggio né rifiuti, zero sprechi. Il regalo di Natale che fa bene al Pianeta, dunque a tutti, non è un pacchetto ma un gesto. Non si incarta ma si dona come un’azione da compiere. Concreta, come lo è l’obiettivo di una campagna green da mettere sotto l’albero, e non solo in senso figurato. Come dire: un’idea eco-natalizia potrebbe essere quella di regalare a un figlio, a un genitore, al partner, a un amico, o anche a se stessi, la sottoscrizione a una raccolta fondi pro ambiente. Basterà inoltrare al destinatario del “pensiero”, molto reale, il documento o la mail di ringraziamento per l’avvenuta donazione e il dono è fatto (senza neanche stampare il biglietto di auguri).
Qualche esempio? Chi vuole preservare la biodiversità a tutta dolcezza può decidere di sostenere la campagna di Legambiente “Save the Queen” per scongiurare il rischio di estinzione per le api minacciate da crisi climatica, pesticidi e inquinamento (negli ultimi dieci anni sono scomparsi 10 milioni di alveari in tutto il mondo, 200 mila solo in Italia). Con un contributo mensile di poche decine di euro si possono aiutare gli apicoltori a tutelare la Regina Madre. Con cifre un po’ più corpose si può arrivare a garantire la piantumazione dei fiori preferiti dagli impollinatori, i controlli negli alveari fino all’installazione di arnie tecnologiche che si potranno visitare a distanza attraverso una app. Dal Wwf arriva il suggerimento per un “pacchetto vivente” per la sopravvivenza di altri animali a rischio, dall’elefante al leopardo delle nevi, dal koala al giaguaro, dall’orso polare al panda, dal riccio alla balena. L’appello: “Se non li proteggi tu, chi lo farà? Questo Natale adotta o regala a chi ami una specie in pericolo e aiutaci a difenderle dall’estinzione”.
Un altro regalo pro-Pianeta potrebbe essere quello in soccorso dei “giganti bianchi”, i ghiacciai delle Alpi e degli Appennini che stanno scomparendo. Aderendo a un’altra campagna di Legambiente, con contributi mensili fino a 100 euro per piantare nuovo alberi, è possibile monitorare lo stato di salute di un patrimonio vitale a serio rischio. Due esempi per tutti: il Ghiacciaio Adamello che ha perso il 50% della superficie e quello del Gran Paradiso con il 65% in meno.
Greenpeace offre diverse opzioni per donazioni (mensile, annuale, singola) – che vanno da 9 euro a 22 euro o più – a supporto delle attività di conservazione e difesa dell’ambiente illustrate online. L’associazione no-profit Plastic Free, che si occupa del salvataggio delle tartarughe marine, permette di adottarle attraverso una donazione. L’attenzione al mare e ai suoi ecosistemi è anche l’obiettivo delle iniziative di Marevivo, che ha aperto una finestra sul Natale con regali pensati per aziende e privati: è possibile ad esempio adottare una spiaggia, per aiutare a proteggere il patrimonio naturalistico d’Italia. Chi vuole sostenere le navi di Sea Shepherd Italia Onlus può farlo sempre tramite donazione (ma è possibile anche donare il proprio tempo), oppure contribuendo alle missioni per la salvaguardia degli oceani.