L’industria del cemento è uno dei principali nemici del clima e il calcestruzzo, – una miscela di cemento, sabbia e acqua – è il secondo materiale più utilizzato sulla terra dopo l’acqua. Ogni anno viene impiegato più di acciaio, legno, plastica e alluminio messi insieme. La produzione di cemento emette l’8% di CO2 globale, quattro volte quella dei viaggi aerei. Di fronte a questi dati si spiega la scelta di CemVision, una startup svedese che intende rivoluzionare il settore delle costruzioni con un processo innovativo che trasforma l’anidride carbonica di scarto in cemento green, senza compromettere le prestazioni o la qualità. Un cemento che sia fino al 95% più sostenibile rispetto a quello tradizionale.

“Siamo un’impresa innovativa attenta al clima e forniamo cemento ad alte prestazioni. È nostro dovere produrre un cemento più rispettoso dell’ambiente in ogni sua applicazione. Il nostro obiettivo è essere protagonisti nella battaglia contro il cambiamento climatico, trovando soluzioni innovative che possano essere un’alternativa allo stoccaggio del carbonio”, spiegano dall’azienda.

Il mercato globale del cemento è valutato intorno ai 380 miliardi di dollari e, essendo l’elemento legante fondamentale del calcestruzzo, la domanda per il materiale raggiunge circa 4 miliardi di tonnellate all’anno. Ora l’azienda svedese ha messo a punto un processo di produzione che utilizza sottoprodotti di industrie come l’acciaio e l’estrazione mineraria invece del calcare fresco, puntando ad un’alternativa virtuosa, circolare e più pulita. “Siamo sulla buona strada per produrre cemento che emette il 95% in meno di CO2 rispetto ai metodi tradizionali pur rimanendo altrettanto forte e performante”, dichiara l’Amministratore Delegato di CemVsion Oscar Hållén.

La produzione sostenibile di cemento


Il processo di produzione del cemento si basa sui combustibili fossili, con conseguenti emissioni significative di anidride carbonica. Non solo, il processo di produzione richiede temperature estremamente elevate, che superano i 1.500 °C. Quando il calcare viene riscaldato in un forno, il carbonato di calcio si scompone in ossido di calcio e anidride carbonica. Circa il 60% delle emissioni totali dell’industria del cemento sono il risultato di questo processo. Utilizzando alcuni sottoprodotti industriali, come le scorie della produzione di acciaio, CemVision evita questa reazione chimica. L’altro 40% delle emissioni del cemento proviene dall’energia necessaria per surriscaldare il calcare in un forno. Oggi la maggior parte dei forni è alimentata da carbone, petrolio e gas naturale.

L’impianto dimostrativo di Cemvision si trova in Polonia, è entrato in funzione a metà del 2023, e ad oggi produce più di 4.000 tonnellate di cemento all’anno ed è alimentato da biocarburanti. Inoltre, l’azienda sta a sviluppando un forno che funziona con elettricità, per lo più rinnovabile, nel laboratorio di Stoccolma. Poiché i rifiuti industriali che utilizza possono essere trattati a temperature più basse, Cemvision ha bisogno di molta meno energia in generale per produrre il suo cemento.

L’impianto pilota di cemento verde in Polonia

Nel 2023 CemVision ha raggiunto la produzione su scala industriale di cemento verde nel suo impianto pilota in Polonia equivalente a quattro mila tonnellate annuali. Nel 2024 prevede di raddoppiare raggiungendo le dieci mila tonnellate. Per farlo CemVision ha in programma di acquisire e ristrutturare impianti esistenti che saranno meno costosi e rischiosi di quelli costruiti ex novo.


L’approccio innovativo dell’azienda ha attratto l’interesse di investitori internazionali, tanto da aver raccolto di recente un aumento di capitale pari a 10 milioni di euro grazie alla partecipazione di investitori svedesi come Polar Structure e BackingMinds, oltre a Zacua Ventures con sede a San Francisco.  Non solo, la startup può contare anche sul sostegno del braccio non-profit del noto investitore svedese EQT, e di Breakthrough Energy di Bill Gates, da cui ha ottenuto finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo, dal primo giorno di fondazione e che, secondo i programmi, proseguiranno fino al 2024.

I nuovi capital serviranno a CemVision per continuare ad investire nello sviluppo tecnologico dell’innovativo cemento verde. “Il nostro percorso attuale è focalizzato sull’accesso al mercato”, ha precisato Oscar Hållén, che viene da un’esperienza di cinque anni in Klarna. “Stiamo compiendo passi significativi verso la produzione su larga scala, necessaria per rispettare gli accordi di fornitura con nuovi clienti.

Una delle sfide principali nel settore del cemento è proprio la decarbonizzazione del processo produttivo. Tanto che la Road Map della Global Cement and Concrete Association (GCCA), che coinvolge quaranta dei più grandi produttori di cemento al mondo, si è posta l’obiettivo ambizioso di raggiungere emissioni zero entro il 2050. Questo obiettivo richiede azioni coordinate su molteplici fronti, tra cui la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, l’eliminazione dei combustibili fossili nei processi produttivi e lo sviluppo di nuove tecnologie per la cattura della CO2.