Fine maggio, italiani ritardatari. Secondo il primo Osservatorio sui trend di viaggio firmato da PiratinViaggio, la piattaforma italiana di offerte di viaggio del gruppo HolidayPirates Group, è proprio così: il 70% degli italiani non ha ancora prenotato le proprie vacanze estive. La ragione? Per oltre la metà la questione dirimente è (ovviamente) la meta. Dopo tre anni di restrizioni e isolamento ora il mondo è (quasi) del tutto a disposizione e forse l’imbarazzo della scelta frena le prenotazioni. Insieme ai prezzi dei voli e dei soggiorni, che rimangono molto altri.
Meno impattanti, ma pur sempre essenziali, risultano non a caso altre motivazioni come i costi troppo elevati (19%), la preferenza per viaggi autunnali/invernali (8%) oppure ragioni di carattere personale (19%). Insomma, c’è ancora molto da fare e giugno si preannuncia come il mese delle decisioni finali, anche a costo di spendere qualcosa di più. L’Osservatorio ha messo sotto la lente gli elementi chiave della prossima estate: dalle tempistiche di prenotazione ai motivi di scelta delle mete, dalla durata del soggiorno alle destinazioni più gettonate fino alle modalità del viaggio: con chi si parte? E per quanto tempo?
Prenotazione: i giovani sono i più previdenti
“Early birds” or “latecomers”: quasi il 40% degli intervistati ha affermato di prenotare con circa tre mesi di anticipo e quasi il 30% un mese prima di partire. Sono invece una pur cospicua minoranza quelli che prenotano ancora prima, con 3-6 mesi di anticipo (il 22%) oppure si affidano al last minute o last second (solo il 9%). Si nota, in particolare, come la Generazione Z sia più propensa a prenotare con più anticipo: il 48% dei ragazzi oggi più o meno 20-25enni ha infatti affermato di prenotare con tre mesi di anticipo e il 25% un mese prima di partire.
Le preferite: vince il mare, Gen Z sceglie le città
Sulle preferenze di viaggio è interessante notare come, in generale, il mare sia la meta preferita da oltre il 50% dei rispondenti (53%) rispetto ai viaggi nelle città (d’arte e no) e alla montagna che hanno ottenuto rispettivamente il 34% e il 13% delle preferenze. Scendendo anche in questo caso nello specifico delle generazioni, però, emerge come questo dato venga confermato dai Millennials e dalla Gen X (entrambe 55%) e dai più vecchi Baby Boomers (51%) mentre per la Gen Z è la città a spiccare come meta preferita, scelta da quasi il 50% delle persone. Il mare è la meta prediletta anche tra chi ha figli (59%) rispetto alla città (28%) mentre chi non ha figli si divide più equamente tra mare (48%) e metropoli (40%). La montagna ottiene meno preferenze, il 13% per i genitori e il 12% per chi non ha figli.
Criteri di scelta: tra passione, amici e social
L’ispirazione per un nuovo viaggio, almeno per la stragrande maggioranza dei rispondenti (71%) nasce anzitutto dai propri hobby e interessi personali. Continuano però ad avere un certo peso anche i consigli di familiari, amici e conoscenti (42%), i contenuti in cui ci si imbatte negli account social dei brand (25%) e delle persone che si seguono (18%). Meno rilevanti, invece, la pubblicità (15%) e le suggestioni che arrivano da serie tv e film (13%). In questo caso, l’ordine di scelta rimane più o meno lo stesso fra le varie generazioni anche se per i più giovani – senza troppe sorprese – le serie tv e i film sono più importanti (22%) rispetto alle altre generazioni nella scelta del proprio viaggio.
La Gen Z è la più attenta alla sostenibilità
Anche questa non è, fortunatamente, una novità. Ma la sostenibilità è ormai un parametro essenziale nella programmazione del viaggio: per il 43% delle persone le vacanze sostenibili sono più interessanti rispetto al passato. Non è un caso che la metà delle persone intervistate abbia dichiarato che il proprio interesse verso l’argomento non è cambiato e quasi il 7% ha affermato addirittura di non poterne più della tematica. Forse nel senso di desiderare davvero proposte sostenibili, non solo a parole o nelle promesse delle offerte. Da questo punto di vista gli appartenenti alla Generazione Z sono i più coinvolti: oltre la metà ha dichiarato di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità dei propri viaggi.
Sogni e budget, l’eterno dilemma
Il fattore più importante, nella scelta delle proprie vacanze estive, è la destinazione per il 76% delle persone. Ma il budget segue appena dopo (69%), alla ricerca di un equilibrio fra sogni e finanze spesso non così semplice da trovare, nonostante trucchi, anticipi e consigli. I costi si piazzano a pari merito con le esigenze della persona con cui si viaggia e le condizioni climatiche della meta da selezionare (17%). Anche in questo caso si possono notare differenze tra le diverse generazioni: se per la Gen Z il budget è l’elemento chiave al 78%, per i Baby Boomer è il luogo a distaccarsi maggiormente dalle altre opzioni, tanto da essere scelto dall’80% dei rispondenti.
I viaggi in solitaria sono una realtà
Si consolida anche la tendenza, che ormai non è più tale, dei viaggi in solitaria: il 66% delle persone ha affermato di non temerli più e di considerarli anzi come un’opportunità particolarmente apprezzata per le proprie vacanze. Una leggera differenza, tuttavia, si riscontra confrontando le risposte degli uomini, per i quali la percentuale arriva al 77% rispetto alle donne, per le quali scende al 62%. A livello generazionale, infine, la Gen Z sembra più pronta ad affrontare i viaggi in solitaria (67%) rispetto ai Baby Boomer (62%).
Quasi sempre organizza uno per tutti
Per quanto riguarda l’organizzazione e la prenotazione dei viaggi il sondaggio evidenzia che circa il 70% delle persone – senza differenze di genere ed età – si ritiene il vero organizzatore delle vacanze. Questo, dice l’Osservatorio, è da leggere nel senso che c’è quindi solo ed esclusivamente una persona all’interno della coppia, della famiglia o del gruppo di amici che dichiara di prendere in mano tutto il processo.
Le scelte di chi ha già prenotato
Grazie ai dati derivati dall’Osservatorio, PiratinViaggio rivela quali sono le scelte di chi ha già prenotato le proprie vacanze per la prossima estate. I rispondenti si dividono equamente tra Italia ed Europa (rispettivamente al 40%) mentre un numero nettamente inferiore ha scelto mete al di fuori dei confini europei (20%). Più nello specifico, per la Gen Z “domina” l’Europa, scelta da ben il 60% del campione intervistato – rispetto all’Italia (23%) e all’extra-Europa (17%). Per i Millennials la divisione risulta meno netta con il 43% di preferenze per il Vecchio continente, il 36% per l’Italia e il 21% per altre mete internazionali. Per le generazioni meno giovani, le preferenze si invertono: ben il 48% della Gen X e il 46% dei Baby Boomer ha scelto, infatti, destinazioni italiane, a discapito dell’Europa (34% della Gen X e 33% dei Baby Boomer) e dell’extra-Europa (18% Gen X e 21% Baby Boomer).
Quanto dura la vacanza e con chi ci si va
A livello generale, la maggior parte delle persone soggiornerà da una a massimo due settimane (62%). Sono di meno ma di certo non pochi coloro che vivranno una vacanza più breve (15% per meno di una settimana) o più lunga (23% per oltre le due settimane). La durata del viaggio varia, tuttavia, anche in questo caso in base all’età dei rispondenti: se la vacanza da una e due settimane resta la scelta più gettonata da tutte le fasce anagrafiche, un numero significativo di Gen Z viaggerà per meno di una settimana (32%) mentre – anche in questo caso senza troppe sorprese, considerando le disponibilità economiche – per i Baby Boomer le vacanze saranno più lunghe con un 38% che ha optato per soggiorni di lunga durata (oltre le due settimane). Vacanze di oltre due settimane anche per chi ha figli (scelte dal 27%) rispetto a chi viaggia senza figli (19%). Ma con chi ci si va, in ferie? La coppia è la scelta più popolare, con il 42% delle preferenze, seguita dalla famiglia (36%), dagli amici (18%) e dal viaggio in solitaria (4%). La Gen Z viaggia principalmente in coppia (53%) o con gli amici (34%), mentre i Millennials e la Gen X apprezzano anche il viaggio in famiglia (36% e 49%).