Giovane, creativa, piena d’arte, mondana. La strepitosa Città delle Arti e delle Scienze di Calatrava, la passeggiata verde dei giardini del Turia, la Cattedrale, la Marina di Chipperfield e Vasquez: in bilico tra avanguardia e tradizione, Valencia non smette di stupire. Specie quest’anno, che la World Design Organization l’ha eletta Capitale mondiale del design: è il momento perfetto quindi per scoprire il lavoro dei tanti architetti e artisti che l’hanno resa un punto di riferimento internazionale. Un periodo pieno di eventi, dal World Design Experience, un festival ricco di concerti, esposizioni di artisti locali e internazionali, al World Design Street Festival, che riempirà le strade di installazioni e mostre.
Capoluogo della provincia omonima, Valencia si trova al centro di una fertile terra, La Huerta e si estende sulle rive del fiume Turia e lungo il mare, fino al Parco Albufera. Una visita della città inizia dal centro, la ciutat vella. Il cuore è Plaza de la Virgen, la grande piazza pavimentata in marmo rosa, cinta dalla Generalitat e dalla Basílica de la Virgen de los Desamparados. Salendo 200 scalini si arriva in cima al Miguelete, la torre-campanile della cattedrale, dalla quale si gode di un bel panorama. Le mura difensive, con le imponenti Torres de Serranos e Torres de Quart, racchiudono il Barrio del Carmen, centro della movida.
Dista poco l’antica Lotija de la Seda, patrimonio Unesco, dove nel XVIII secolo lavoravano cinquemila telai. Il Museo della Seta, nato tre anni fa in un magnifico edificio del XV secolo, ripercorre la storia dell’industria del prezioso tessuto, tra affreschi di José Vergara e ceramiche valenziane del Settecento.
Se l’architettura vi interessa, fate una passeggiata tra le meraviglie della zona, come Casa Noguera e Casa Ernesto Ferrer, entrambe in Plaza del Ayuntamiento. A proposito di edifici sorprendenti, il Mercat Central è tra i più belli di tutta la Spagna, offre una suggestiva sosta di gusto in una struttura tutta vetro e ferro, in stile Art Nouveau, esaltata da cupole di cristallo e ceramica colorata. È notevole il Palazzo del Marqués de Dos Aguas, che ospita, dietro la sua bellissima facciata barocca, il Museo Nazionale della Ceramica, dove dare uno sguardo ravvicinato all’artigianato locale e alla storia delle ceramiche locali firmate da grandi artisti. Imperdibile anche il Museo delle Belle Arti, la seconda pinacoteca più grande di Spagna. Nell’edificio seicentesco sono esposti i capolavori di Goya, Van Dyck, Velázquez. La passeggiata artistica prosegue all’Istitut Valencià d’Art Modern, dove trovare invece una notevole collezione sulle avanguardie del Novecento.
Una sosta rilassante ci vuole, magari tra i tavolini della storica l’Horchateria Santa Catalina: non è un posto qualunque, è un locale antichissimo, decorato con maioliche dipinte a mano, dove provare la celebre horchata, la bevanda tipica del posto, a base di cipero dolce, una pianta coltivata nelle campagne locali, che rinfresca e dona energia.
Per visitare la città, seguendo il filo rosso del design si può optare per una soluzione centrale, che rappresenti lo spirito e l’estetica Liberty della capitale del Turia: Palacio Santa Clara, Autograph Collection, è un edificio storico, progettato dal famoso architetto Francisco Javier Gorlich nel 1916, in stile modernista. Le linee Art Nouveau sono evidenti già dagli esterni, con la cupola tondeggiante e le forme dolci, che proseguono all’interno, animato da diverse trame, motivi floreali e vegetali, mobili Belle Epoque. Il bar El Modernista riporta ai tempi del Proibizionismo e, in un’atmosfera d’altri tempi, offre tapas e piatti di cucina locale, aperitivi e cocktail preparati dal mixologist, a base di whisky. Da non perdere la terrazza, con un bar nascosto in una piccola cupola, il Dome, una piscina e la vista sui tetti della città. Una breve passeggiata ci porta al magnifico Mercat de Colon, situato in una bella costruzione modernista, recentemente ristrutturata, dove trovare locali, caffetterie e ristoranti, in un’atmosfera frizzante.
Ma vale la pena spingersi anche fuori dal centro, per visitare il Centro d’Arte Bombas Gens. Situato in un quartiere popolare, in un’ex-fabbrica del 1930 recuperato con un accurato restyling, l’edificio in stile geometrico con facciata Art Déco ospita una straordinaria collezione di fotografia. È una destinazione fuori dalle solite rotte turistiche, dove trovare non solo arte e archeologia industriale, ma anche tanta solidarietà: il centro ospita ragazzi a rischio di esclusione sociale, coinvolgendoli in attività artistiche.
Aprirà le porte questa estate un altro spazio culturale, il nuovo CaixaForum València, centro culturale che andrà ad arricchire ancora l’avveniristica Città delle Arti e delle Scienze. L’opera di Santiago Calatrava è stata ricavata in uno spazio di 6.500 metri quadrati, che ospiterà eventi, mostre, incontri e attività per tutti. Oltre all’area espositiva e all’auditorium, ci saranno anche zone da vivere sempre per i visitatori e i cittadini, come la caffetteria e la libreria.
All’interno del complesso troviamo anche il Museo delle Scienza, con la forma a scheletro di balena, in cui si gioca con genomi umani e dinosauri, pianeti, correnti e gravità. Percorrendo il ponte L’Assit d’Or, una delle più spettacolari opere di Calatrava, si arriva all’Oceanogràfic l’acquario più grande d’Europa, dove s’incontrano specie che vivono nei mari, dai pinguini alle gigantesche tartarughe originarie dell’atollo di Aldabra. Il Palau de les Arts Reina Sofia custodisce il teatro dell’opera e l’Hemisfèric il cinema digitale in 3D.
Non solo design però. Valencia quest’anno è anche la capitale europea dello Smart Tourism (insieme a Bordeaux), due riconoscimenti che arrivano dopo anni di impegno a promuovere uno sviluppo della città a misura d’uomo, inclusiva e sostenibile. È stata la prima infatti a verificare l’impatto dell’impronta di carbonio delle attività turistiche sulla città e a sviluppare un piano green per la sua riduzione, puntando a raggiungere la neutralità.
Basta fare un giro tra i giardini del Turia per capire. Il vecchio letto del fiume, trasformato in un immenso parco, offre un modo diverso di attraversare e vivere la città: si può camminare o pedalare in sella alla bici, tra aiuole fiorite, prati e viali alberati. Non poteva trovare scenografia migliore il Palau della Musica: progettato da José María de Paredes, Premio Nazionale di Architettura, è uno degli edifici emblematici, dove assistere a concerti dall’acustica perfetta, godendo di una bella vista dalle maxi vetrate.
Da lì si arriva al porto, la nuova Valencia, dove il design esalta la bellezza naturale del luogo. Simbolo del Marina Real Juan Carlos I è Veles y Vents, elegante edificio a terrazze progettato da Chipperfield e Vasquez, realizzato nel 2006 per l’America’s Cup. La struttura è composta da quattro grandi piattaforme orizzontali, sovrapposte tra di loro e contornate da dehors esterni che danno alla darsena e al canale interno del porto.
Da qui comincia il lungomare della Malvarrosa, la spiaggia puntellata da aree da vivere, locali e ristoranti di ottima paella, tutti con la bella vista sul Mediterraneo. Niente di meglio, per concludere il tour della città, è sorseggiare al tramonto un’Agua di Valencia, il tradizionale cocktail di champagne, arancia fresca, gin e vodka, con la bella privilegiata sul mare.
Raggiungere Valencia dall’Italia è semplice, economico e veloce. Con Vueling si vola da Roma verso la capitale del Turia in un paio d’ore scarse: in tema con lo Smart Tourism, la compagnia spagnola abbatte le emissioni di anidride carbonica con una serie d’iniziative sostenibili, che spingono a godersi la vacanza ma nel rispetto del pianeta.