Venezia, all’aeroporto in treno. Finalmente siamo all’epilogo positivo per un progetto che era nato nei primi Duemila, poi naufragato e riproposto con modalità nuove dal 2017. Rfi ha infatti pubblicato oggi il bando di gara per la realizzazione del collegamento ferroviario con lo scalo “Marco Polo”.
La gara ha un valore di 467 milioni di euro, finanziati anche con i fondi del Pnrr, aspetto questo che ha contribuito in modo non marginale a un’accelerazione che dovrebbe fare avviare i lavori verso fine estate e permettere di raggiungere lo scalo internazionale della Serenissima dalle stazioni di Santa Lucia, ma potenzialmente anche di Mestre e del ramo a est dello scalo, che si trova poco a Sud della linea che collega la stessa Mestre a Trieste, entro la fatidica data dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina, in programma nel febbraio 2026.
Il progetto – spiega Rfi in una nota – si inserisce nella strategia del gruppo Fs per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con gli aeroporti, favorendo l’intermodalità e il rilancio del turismo. Per il completamento dell’opera il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha nominato come commissario straordinario Vincenzo Macello, direttore investimenti di Rfi.
Il progetto prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria a doppio binario di circa 8 chilometri, di cui 3,4 in galleria, che collegherà appunto Venezia a “Marco Polo”. Il collegamento partirà dalla linea Mestre-Trieste, affiancherà la bretella autostradale per l’aeroporto e, in galleria, arriverà al Marco Polo, dove si prevede la costruzione di una stazione passante interrata a due binari collegata al terminal aeroportuale. In uscita dalla stazione un binario singolo si ricongiunge al tratto in superfice, consentendo di ridurre i tempi di stazionamento nel terminal e assicurando una maggiore capacità sia per i treni regionali che Av.
Come la maggior parte delle città italiane, Venezia è al momento priva di uno scalo ferroviario aeroportuale. L’accesso allo scalo dalla laguna è possibile utilizzando i bus navetta che fermano sia a Santa Lucia che a Mestre, o i taxi, o – per chi vuole godere fino all’ultimo dell’unicità del sito, in vaporetto.