La basilica del Santissimo Redentore a Venezia, chiesa palladiana che si staglia sul canale della Giudecca, è stata imbrattata nella notte da ignoti vandali che hanno dipinto una porzione della facciata di rosso. Sopra la facciata sono state tracciate alcune scritte apparentemente senza senso, somiglianti a equazioni matematiche.

Il gesto è stato riportato sui social e ha fatto in breve il “giro” della città, creando disappunto e sconcerto. In Campo del Redentore è posizionata una telecamera, che potrebbe aiutare le forze dell’ordine nel rintracciare i responsabili del gesto.

L’imbrattamento della facciata è stato perpetrato tra le 22.00 di domenica sera e le 6.00 di questa mattina, secondo quanto ha riferito Fra Gianfranco Tinello, superiore del convento e custode del tempio. “L’ultimo frate, che non ha notato nulla – ha proseguito il sacerdote – è passato ieri sera, mentre il primo che se n’è accorto è stato questa mattina, quando già c’era chi commentava il fatto. Poi sono state contattate le forze dell’ordine per le indagini”.

Una veduta della Basilica del Redentore
Una veduta della Basilica del Redentore (agf)

Il frate non si capacita dei motivi che hanno portato al gesto: “Non ci sono motivi precedenti, ripicche o altre cose che possano esser capitate nei giorni scorsi. Il messaggio ha simboli matematici pare senza senso. Le risorse da destinare al ripristino della parete dovranno esser tolte alla promozione culturale e alla solidarietà delle famiglie, che con il Covid si sono trovate in difficoltà. Un fatto che spiace, perché sarebbe stato meglio non accadesse”. Allo stato attuale la vernice non è ancora stata rimossa, in attesa dell’inizio delle procedure di concerto con la Sovrintendenza.

 “Qualunque sia il movente di un simile gesto, si tratta di una vera dimostrazione di ignoranza – è il commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Ignoranza – prosegue Zaia in una nota – del valore artistico della chiesa del Redentore, edificio palladiano, e dell’importanza identitaria che ha per Venezia e il Veneto; la festa che la vede da secoli protagonista a luglio è uno degli appuntamenti più importanti per la nostra terra. Gli inquirenti faranno luce su quanto è accaduto – conclude -. Intanto esprimiamo la più ferma condanna per un simile gesto oltraggioso e incivile”.

 “È uno sfregio all’intera città di Venezia. È stato imbrattato un luogo simbolo della devozione dei veneziani e delle loro tradizioni. I responsabili di questo gesto incivile e vigliacco non devono restare impuniti. Bisogna che ‘paghino’ per le loro scelleratezze – ha detto il sindaco Luigi Brugnaro. – È fondamentale che vengano dati, quanto prima, i poteri penali al Giudice di Pace”.