La U.S. Custom and Border Protection, in breve Cbp, il corpo statunitense per la sicurezza delle frontiere, ha annunciato una novità che farà piacere a moltissimi viaggiatori. L’Esta, l’autorizzazione elettronica a recarsi negli Stati Uniti che per i visitatori turistici o d’affari di 40 paesi sostituisce il visto d’ingresso, si potrà richiedere via app. Cioè in modo più semplice e veloce tramite smartphone o tablet, o meglio senza l’obbligo di passare dal sito, non ottimizzato per i collegamenti via mobile.

“La nuova app Esta rafforza la strategia rivolta alle applicazioni mobile di Cbp. Sappiamo che il futuro è digitale e dobbiamo continuare a guardare avanti – ha spiegato Matthew Davies, direttore esecutivo della Cbp per i programmi rivolti ai passeggeri e per l’ammissibilità – continueremo a innovare e implementare tecnologie per semplificare i nostri processi e soddisfare le aspettative dei viaggiatori”. Amministrato dalla Cbp per conto del dipartimento di Sicurezza nazionale, l’Electronic System for Travel Authorization è stato istituito nell’ambito del Visa Waiver Program lanciato nel 1986 per rafforzare la sicurezza dei viaggi negli Stati Uniti e rilascia ogni anno milioni di autorizzazioni.

Come sanno molti viaggiatori italiani, è un sistema automatizzato che determina l’idoneità dei visitatori che intendono recarsi negli Stati Uniti e se tale viaggio comporti rischi per l’applicazione della legge o per la sicurezza. Di solito, si riceve il via libera in pochi minuti o al massimo nel giro di qualche ora: la gran parte delle autorizzazioni viene emessa in tre giorni al massimo. Ma la richiesta va effettuata entro 72 ore dall’arrivo nel paese. Con l’Esta ci si può trattenere fino a 90 giorni per ogni soggiorno negli Stati Uniti nell’arco di un biennio, a partire dal momento del rilascio. Anche se la validità di un’Esta può scadere in anticipo per vari motivi.

Attraverso l’applicazione gli utenti di 40 paesi, in 24 lingue, potranno avviare la procedura per richiedere una nuova Esta, scansionare la pagina frontale del proprio passaporto e ottenere la conferma della corretta acquisizione, caricare un video selfie per confermare la propria identità, aggiungere dettagli personali e di viaggio, rispondere al lungo questionario sottoposto a tutti i viaggiatori. E ancora: controllare e inoltrare la richiesta, effettuare cambi o aggiornamenti alla richiesta o al proprio profilo, ricevere notifiche e aggiornamenti di status e risparmiare tempo registrando le preferenze e i dettagli all’interno dell’app.

Prima del lancio dell’applicazione mobile, già disponibile per Apple su App Store e per Android su Google Play Store, i viaggiatori potevano richiedere l’autorizzazione solo attraverso il sito web ufficiale del Cbp, che continua d’altronde a gestire le domande. Gli italiani, fra l’altro, continuano ad amare moltissimo gli Stati Uniti: il nostro è il quinto mercato europeo e il nono a livello internazionale dal punto di vista statunitense. Secondo Tourism Economics, nel 2022 il paese ha contato ben 717.593 arrivi dall’Italia, con la California al vertice delle preferenze (44% dei viaggiatori) davanti a New York (37%) e alla Florida (25%).

Secondo quanto riportato da Guida Viaggio, nel 2023 le previsioni parlano di 757.700 turisti italiani, che saliranno a 951mila nel 2024. Un ritorno ai numeri pre-pandemici arriverà però solo nel 2025 con 1,1 milioni di visite dall’Italia. Anche se in termini di voli e collegamenti, il quadro appare già comparabile a quello del 2019. La nuova applicazione della Cbp darà dunque una grossa mano nell’organizzazione del viaggio.