Salgono a cinque i  Villaggi degli Alpinisti in Italia. Dopo  la Val  di Zoldo, nelle Dolomiti bellunesi, e Mazia e Longiarù in Alto Adige, alla famiglia  delle località alpine immerse in una natura incontaminata, prive di strutture impattanti e caratterizzate dal permanere di tradizioni mantenute vive dalla popolazione, si aggiungono Balme e Triora. Due nuove località, un in Piemonte, l’altra in Liguria, che sono state ammesse a questo prestigioso circuito internazionale, di cui al momento fanno parte 32 località tra Austria, Italia, Slovenia, Svizzera e Germania, che promuove uno sviluppo sostenibile delle aree montane, con un occhio di riguardo alle strategie e alle possibilità di una crescita futura incentivando forme di turismo sempre più rispettose dell’ambiente e promuovendo una frequentazione della montagna il più possibile vicina alla natura. Tra i criteri d’ammissione, si trovano la presenza di scenari ricchi di fascino, ambienti di interesse alpinistico e paesaggi culturali e naturali intatti, non deturpati dalle grandi infrastrutture, oltre all’impegno delle comunità locali di perseguire uno sviluppo turistico sostenibile in termini ambientali e sociali.

Balme 

Balme è un un paese con poco più di 100 abitanti, abbarbicato a 1500 metri nelle Valli di Lanzo, in provincia di Torino. Culla dell’alpinismo piemontese, Balme è  caratterizzato da una cultura alpina secolare e dalla possibilità di praticare  l’escursionismo, l’arrampicata su roccia o su ghiaccio, lo sci di fondo, lo scialpinismo e le ascensioni alpinistiche oltre i 3000 metri. Nel centro del paese si ammira la cascata La Giorgia, creata dal fiume Stura che precipita a valle con un grandioso salto di alcune decine di metri. Nei pressi del salto sorgono un antico mulino e alcune costruzioni usate per refrigerare il latte. Fuori dal centro abitato si incontra invece il   Pian della Mussa, meta storica e tradizionale di escursioni e passeggiate. Si tratta di un’estesa pianura erbosa, anticamente ricoperta da un ghiacciaio, attraversata dalla Stura, che si estende per alcuni chilometri a oltre 1700 metri di altezza e, nel suo punto più alto, arriva a quota 1850 metri presso il rifugio Città di Ciriè. 

Dalle pareti che circondano l’altipiano scendono diversi torrenti che vanno a confluire con la Stura e che in inverno si prosciugano o si trasformano in suggestive cascate di ghiaccio. Per proteggere il suo territorio Balme ha quì vietato la pratica dell’eliski e l’utilizzo, sia estivo che invernale, dei mezzi motorizzati. L’altro nuovo Villaggio degli Alpinisti si trova nell’entroterra ligure, a una manciata di chilometri dal mare. È Triora, borgo di poco più di 350 abitanti situato a 780 metri d’altezza sul versante meridionale delle Alpi Liguri e caratterizzata da castagni e vigneti, conifere e pascoli, storie di streghe e di monaci. Conosciuto  come paese delle streghe per i processi di stregoneria, avvenuti tra il 1587 e il 1589, contro alcune donne locali accusate di essere responsabili di un’epidemia di peste, della morte del bestiame e della comparsa di piogge acide, ospita un Museo Etnografico dedicato alla figura femminile nel periodo dell’inquisizione, che vede come protagonista, appunto, la strega. Il vicino Parco Archeologico dell’Arma del Grà di marmo, in località Realdo, tutela diverse grotte abitate nel periodo Neolitico medio.  Triora è anche un punto di partenza per escursionismo, cicloescursionismo, canyoning e arrampicata su roccia. E al paretone di Loreto non poteva mancare l’impegnativa Via delle Streghe.