Internet of Underwater Things (Iut), ovvero l’Internet delle cose sottomarine. La romana Wsense opera in questo settore. Anzi, ad esser precisi lo sta di fatto costruendo. Nata nel 2017 come costola dell’Università La Sapienza di Roma, è specializzata in comunicazioni subacquee senza fili. Con tecnologie brevettate, sviluppa sistemi che utilizzano le onde acustiche, simili a quelle sfruttate dai delfini, e tecnologie ottiche per la trasmissione di informazioni.