È l’ennesima conferma: mangiare meglio, prediligendo un’alimentazione plant based, fa bene alla salute e all’ambiente. A stimare quanto – relativamente agli impatti ambientali – è uno studio che arriva dalle pagine di Plos One, che ha analizzato le emissioni di gas serra associate a più di 3mila cibi ed ha quindi stimato l’impatto ambientale delle dieta di circa 200 persone. Il risultato, come anticipato, non solo mostra che una dieta vegetariana costa meno all’ambiente rispetto a una onnivora, ma che anche una dieta maschile, in media, è più pesante per il Pianeta di una femminile.
Dal manzo alla frutta: ecco quanto inquina il cibo
Uno dei risultati maggiori che emerge infatti dall’analisi del gruppo guidato da Holly Rippin della University of Leeds è che le diete non-vegetariane emettono circa il 60% in più di emissioni di quelle vegetariane, e quelle maschili circa il 40% in più di quelle femminili. Un altro dei trend emersi dallo studio – che ha combinato l’analisi delle emissioni associate alla produzione e alla distribuzione con i consumi alimentari di 212 persone nel Regno Unito, registrate per un massimo di (soli) tre giorni – è che chi mangia sano emette meno di chi eccede i livelli raccomandati.
Sano relativamente ai consumi di grassi saturi, carboidrati e sodio. Scendendo più nel dettaglio i ricercatori hanno stimato che giornalmente le emissioni associate alla dieta sono pari a 7.4 kg di CO2 equivalente. La maggior parte deriva da carne (circa un terzo), seguita da bevande (come tè, caffè ed alcol, 15%), latticini (14%) e dolciumi (8%).
Dieta sostenibile, anche il cibo inquina: cosa mangiare per aiutare il pianeta
Il maggior impatto ambientale maschile derivante dalla dieta è dovuto a un maggior consumo di carne, ma anche di bevande. E ancora: in generale chi mangia vegetariano mangia meno dolciumi, con un impatto correlato minore, a suggerire, si legge nel paper, scelte alimentari mediamente più sane.
Snocciolati i risultati i ricercatori arrivano a qualche conclusione (pur con tutti i limiti: parliamo di analisi indirette, condotte per un periodo limitato, su una popolazione ristretta). Se la carne causa la maggior parte delle emissioni, e quindi ridurla aiuterebbe anche a ridurre l’impatto ambientale associato alla dieta, sono altre le scelte meno ovvie che potrebbero dare una mano. Come ridurre il consumo di dolciumi, o quello di tè, alcol e caffè.